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lunedì 28 maggio 2012
PIER BUSSETTI DA GOVONE ALLA RUSSIA
Poco più di anno per capire che il suo ristorante al castello di Govone in Piemonte non era il palcoscenico adatto. Forse non lo è per nessuno in questo momento. Andrà in Russia con l'aspettiva forte di aprire due locali. Un artista nell'anima lo chef Pier Bussetti, anche in cucina con piatti di gusto che mettono allegria a guardarli. La tradizione del Piemonte, ma anche la tecnica ispirata da Ferran Adrià dove è possibile. Dal cuoco catalano, al Bulli, Pier ha incontrato il sifone, l'azoto liquido, ha imparato le tecniche per portare i cibi dallo stato solido a quello liquido e viceversa. Ma ha anche capito che in Piemonte ci vuol altro. I gourmet sono ancorati alla tradizione, vogliono vedere cosa c'è nel piatto, mica l'aria. Paziente lo chef lo ha spiegato a voce, poi se non bastasse ha presentato piatti con le due scuole: tradizione e innovazione, uno accanto all'altro. Mancherà la sua faraona con valeriana, uvette, pinoli e mela verde: gran gusto, gran materia prima, grande estetica, gran classe. Sotto i soffitti di quelle che un tempo sono state le scuderie del castello di Govone lo chef con la bandana ha meditato. Qui dove pochi ricordano che un giovane signore, Jean-Jacques Rousseau, ha fatto lo sguattero e, diventato celebre ha citato il savoiardo chateaux de Govon, nelle sue Confessioni, Pier Bussetti ha deciso di chiudere un capitolo per riaprirne subito un altro.
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