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giovedì 16 agosto 2012

FURORE DI MARISA CUOMO



Furore. Nome di un paesino alle spalle della costiera amalfitana. Furore titolo di un fortunato libro dello scrittore americano William Faulkner. Il vento che soffia sulla collina dove resistono i terrazzamenti che  Marisa Cuomo e suo marito Andrea Ferraioli hanno difeso e dove allevano vigne impossibili, dove la tecnologia non è mai arrivata obbligando l'uomo alla fatica, raccolta manuale, cura esagerata. Dove nasce Fiorduva, bianco strepitoso dove s'impongono subito sentori di frutta gialla, sapidità, per farsi poi lentamente da parte cedendo il passo a un finale di uva passa e canditi. Una struttura elegante dal colore deciso, giallo carico, quasi dorato con riflessi verdi. Bisogna accostarsi con buona disposizione, non è il solito bianco riuscito bene. E' la storia di tre vitigni Ripoli, Fenile, Ginestra, poco noti, che compongono il blend. C'è tutta la strada di questa famiglia che ha voluto, fortemente, riportare in tavola, nel tempo, un vino raro e di carattere. Un esempio per tanti, per chi cerca modelli. Questo è il caso. A differenza del racconto di Faulkner fatto di tragedie lungo gli argini del Mississipi. Condiviso tuttavia da questo suono vincente, "Furore", appunto, sia esso vento o malasorte, fatica e sentimento. Vincente alla fine in entrambi i casi per forza e carattere.






DOVE COME QUANDO

Marisa Cuomo
Via Lama, 14
Furore (SA)
Tel. +39 089 830348
www.granfuror.it

Produzione: 103.000 bottiglie
Ettari di vigna: 18

Costa d'Amalfi Furore Bianco
Fiorduva 2010
Bottiglie: 17.800
Vitigni: Ripoli, Fenile, Ginestra
Prezzo in enoteca: euro 37


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