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mercoledì 22 maggio 2013
MILLESIMO 2004 DOM PERIGNON E BENTO BOXES
Questa volta Richard Geoffroy, chef de cave di Dom Pérignon, per presentare l'ultimo millesimo della Maison, l'annata 2004, ha scomodato i Bento Boxes. Mangiare utilizzando a tavola le scatole, come in Oriente, particolarmente in Giappone, è stata l'ultima sorpresa di Geoffroy molto vicino a quella cultura alimentare. Eleganti i box, laccati in nero con la griffe Dom Pérignon in oro, contenenti il lunch preparato dalla chef Marta Pulini del team modenese di Massimo Bottura, preoccupata di accontentare gli ospiti con un menu consistente e ricco. L'esercizio di Geoffroy per far comprendere la sua ultima creatura è stato più sottile e impegnativo. Il tonno cotto nel burro e presentato sottilissimo, il caviale molto sapido, la melanzana, accompagnati da brodo di ostriche (freddo) e di anatra (ottimo e in temperatura), sono stati alcuni degli elementi che hanno giocato un ruolo non sempre comprensibile allo staff di esperti. In realtà il millesimo 2004 è uno Champagne molto regolare, quadrato e classicheggiante rispetto alle annate che lo hanno preceduto 2003 e 2002, e non soltanto quelle. Una bollicina che ha rispettato uno stile della casa più serioso, meno estroso delle ultime uscite alle quali ci aveva abituato lo chef de cave.
Un millesimo elegante e fresco che non ha sfigurato di fronte al secondo step dove l'ostrica, la capasanta di Saint Jacques smembrata con vegetali e riso hanno, almeno nelle intenzioni, aiutato a interpretare l'incontro. Gioco interessante che, come ha avuto modo di sottolineare il brand director, Marco Ravasi, sarà sperimentabile, leggermente attenuato, per una settimana nella lounge Dom Pérignon allestita al Caffè Letterario del Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, a Milano. Sarà possibile scegliere Bento Box vegetariano (euro 43), di carne (euro 50) e di pesce (euro 58) degustando il millesimo 2004.
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