Vinexpo è la fiera
biennale del vino che si tiene a Bordeaux. Si è ospiti a casa loro, dei primi
della classe, l’area che ha costruito la più forte domanda nel mondo per i vini
che produce.
A presidiare Vinexpo ci
sono anche Champagne e Cognac, le altre due voci di traino del bere francese.
Le altre Denominazioni/Paesi vinicoli vengono dopo, in ordine sparso.
Buona la presenza di
operatori da tutto il mondo, anche se sul mercato non è momento di esaltazione
e di euforia. La Cina e altri Paesi asiatici che avevano contributo a far lievitare i prezzi dei Bordeaux e dei Cognac, mostrano minore interesse a gonfiare la bolla.
L’affluenza in fiera è
stata inferiore a quella dell’edizione 2011. Occorre però tenere presente che
parallelamente a Vinexpo oltre 300 chateaux (a ogni edizione il numero è in
crescita) hanno organizzato presso di loro degustazioni e cene di gala,
drenando un elevato numero di visitatori. Il prestigioso gruppo Roederer (Champagne Cristal e vini) ha invece scelto di non essere presente in fiera,
affittando locali presso un albergo in città ove fare convergere i propri
importatori. Esempio che potrebbe divenire contagioso.
Oltre 400 le cantine
italiane espositrici. Tra esse un buon numero ha presenziato per la prima volta
e certamente molte si sono chieste se ne sia valsa la pena. Non ha senso fare
confronti con Vinitaly ove si
celebra la grande festa del vino italiano. Per quanto attiene alle fiere estere
le cantine di piccola scala guardano invece con crescente attenzione a
Prowein/Dusseldorf per le opportunità di contatti che offre con i promettenti
mercati di lingua tedesca e con quelli emergenti dell’Europa dell’Est.
In occasione di Vinexpo
è stata posta a Bordeaux dal sindaco Alain Juppé la prima pietra della Cité des Civilisations du vin, mega-centro culturale dedicato al vino, destinato ad
accogliere centinaia di migliaia di turisti. Progetti in parte
simili, ma non identici, hanno fallito ad Adelaide, Londra e Napa a causa dei
costi di gestione troppo elevati. L’export dei vini bordolesi sfiora in valore
il 40% del totale export di vino francese: Bordeaux può concedersi progetti grandiosi.
Cosa va migliorato a
Vinexpo. La durata di cinque
giorni è troppo lunga, è ideale quella di
tre giorni; il traffico è caotico nelle ore di ingresso e uscita dalla
fiera; uno scalo aereo di troppo per raggiungere Bordeaux; in città le tariffe
alberghiere sono da rapina; i costi elevati degli stand. Novità per l’anno
prossimo. Come già in passato verrà ripetuto l’evento Vinexpo/Hong Kong il
27-29 maggio 2014. Inoltre verranno aggiunti due nuovi eventi: Vinexpo/Pechino il 2-3 giugno 2014 e Vinexpo/Tokio l'1-2 novembre 2014. Fioccano gli eventi
fieristici. Il calo dei consumi
nei Paesi produttori, la maggiore
attenzione per l’export e la pioggia di contributi OCM per la promozione del
vino europeo sui mercati esteri spronano gli organizzatori delle fiere a offrire nuove opportunità di marketing nei Paesi più lontani. Diverse cantine
cominciano ad il fiato grosso. Sta arrivando l’ora delle scelte.
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