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mercoledì 22 ottobre 2014
CLOS DU MESNIL E LA PIZZA AL TARTUFO
La prima volta è stata per il fratello più giovane, Clos d'Ambonnay, blanc de noirs, sul mercato dal 2007, lo champagne più costoso del mondo (circa 3500 euro la bottiglia) accostato a un semplice piatto di paccheri preparati da un grande chef. Clos du Mesnil, blanc de blancs, fazzoletto-vigneto cintato da un muro, clos appunto, di 1,87 ettari, ha invece sfidato la pizza preparata dalla cucina del Dry di via Solferino, a Milano, per la sua ultima uscita, l'annata 2003. Complessità infinita, minerale, con note di spezie e di agrumi, nocciola e burro. Elegante e puntuale nelle attese. Come è noto si tratta di champagne creato con sole uve Chardonnay. "Il più facile da fare in Maison", secondo Olivier Krug, figlio di Henri, ultimo rappresentante della dinastia di questa famiglia. Prezzo proibitivo, circa mille euro, per 8671 esemplari (la metà di quanto solitamente viene prodotto e soltanto nelle migliori annate) più 659 formato magnum.
Pizza di disarmante semplicità sfornata dalla cucina del Dry, arricchita da tartufo d'Alba e uova di quaglia. "Il nostro champagne è piacere e celebrazione. Da 170 anni nessuno riesce a copiare quanto noi in Krug creiamo. Siamo unici a vinificare ogni singolo appezzamento", ricorda Olivier Krug.
Gran finale con l'immagine della Maison: la Grande Cuvée. Un sans année creato con il 50 per cento circa di vins de réserve, vecchi sino a vent'anni, e centinaia di vinificazioni per arrivare all'assemblaggio più esaltante. Compito riuscito nel tempo per un blend di Pinot Noir (45-55 per cento), Chardonnay (35-45 per cento) e Pinot Meunier (10-15 per cento). Netto e preciso, austero e morbido, Grande Cuvée nell'ultima versione in commercio, è il sogno dei sogni di tutti i Krug-lovers sparsi nel mondo.
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