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mercoledì 13 marzo 2013

VILLA CRESPIA: NOTE DI DOSAGE ZERO AL WEB




A lezione di Dosage zero in Franciacorta. Una ventina di blogger si sono ritrovati a Villa Crespia ad Adro in una delle aziende dell'Arcipelago Muratori per investire in conoscenza enologica. La cantina chiama il web e viceversa in una interessante dimostrazione dell'enologo Francesco Iacono. Sei differenti step per "decidere" come diventa Brut o Dosaggio Zero una bollicina di Franciacorta. Domande, fotografie e post hanno rubato curiosità ed emozione per un paio d'ore.

  



La conoscenza segue un discorso culturale più ampio sulla natura delle cose. Villa Crespia dispone di due situazioni morfologiche dove le proprie vigne vengono allevate. Una di pianura, dove i terreni sono di origine fluvio-glaciale, ricchi di acqua e fertili; una di collina con suoli morenici, ciottoli, scheletro, terreno più magro, meno vigorosi. Da qui parte la costruzione, secondo l'enologo Iacono, dei vini dell'azienda. Segreti e magie nell'assecondare l'ambiente senza forzature innaturali, riducendo progressivamente l'impiego della chimica e abbassando la solforosa a valori che oscillano intorno ai 50mg/litro. Su circa 11 milioni di bottiglie prodotte di Franciacorta il 3 per cento (circa 350 mila bottiglie) è Dosaggio Zero. Il 50 per cento della produzione di Villa Crespia (circa 330 mila bottiglie prodotte nel 2012) sono Dosaggio Zero. La premonizione dell'enologo Iacono, considerato l'equilibrio e la naturalezza con le quali si presentano le basi delle bollicine dell'azienda dopo la vendemmia, è che la tipologia Dosaggio Zero possa andare a coprire, in un prossimo futuro, il 97 per cento dell'intera produzione di Franciacorta.



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