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martedì 24 settembre 2013

GIANNA NANNINI, "INNNO" E OSCAR FARINETTI





Al brindisi con "Innno", con tre n, in omaggio alla calligrafia di suo nonno, Gianna Nannini rivela tutta la sua anima legata al mondo rurale. "Non saprei farne a meno". La rocker svela i segreti della sua vita privata confessando la passione per la campagna, in particolare quella senese, dove è nata e cresciuta, i momenti migliori della sua infanzia e quelli dell'oggi con l'attenzione per la Certosa di Belriguardo, tenuta di famiglia.  Un brindisi quasi sentimentale con Oscar Farinetti, patron di Eataly, nell'ex stabilimento Carpano, a Torino. "Sono il suo primo fan", dice l'inventore dei supermarket del food di qualità, orgoglioso di inserirla nel panel di aziende italiane del vino che fanno parte di Vinolibero. Nel nuovo ensemble enologico dell'imprenditore piemontese le regole sono ferree, l'obiettivo è la realizzazione di vini sempre più sani. Vini che prevedono un ridotto utilizzo di solforosa, vigne allevate senza diserbanti e molta qualità. "Ci mancava un Sangiovese in scuderia". E Sangiovese è questo "Innno", blend di due vigne, una delle quali porta il nome di Penelope, figlia della cantante. Grande frutto e bella complessità per questo rosso curato dell'enologo Manuel Pieri che andrà in enoteca a meno di dieci euro la bottiglia. "Ma sarà venduto anche nel nostro store di New York", ha sottolineato Farinetti. 




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