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giovedì 16 gennaio 2014

ICEWINE, IL VINO DEL GRANDE FREDDO



Il freddo polare che ha colpito l'America del Nord in queste settimane ha favorito la vendemmia record per l'icewine. Non era mai successo. Soprattutto in Canada dove in queste ore si sta provvedendo ha ottimizzare il raccolto. Gli acini ghiacciati, raccolti a temperature inferiori agli otto gradi sotto lo zero, condizione ideale, sono subito pressati per non disperdere la grande concentrazione di zuccheri e aroma che ne costituiscono la caratteristica principale. In Canada, nella regione dell'Ontario, con 6814 tonnellate di raccolto, si è raggiunto il massimo storico. Bruce Nicholson, enologo di una delle cantine più apprezzate,  Inniskillin Winery, ha ricordato come la vendemmia dell'icewine si svolga dall'inizio di dicembre sino a tutto gennaio: "Prima con uve a buccia più tenera come Riesling e Cabernet Franc, quindi le uve Vidal dalla pelle più spessa". Un raccolto che una volta messo in bottiglia è quasi tutto spedito sui mercati della Cina che ne governa il consumo maggiore. L'altra faccia della medaglia per l'Europa dove in Germania, le uve destinate alla produzione dell'eiswein, non hanno goduto di tanta abbondanza di raccolto e qualità avendo le temperature massime di questo periodo dell'anno raggiunto in alcune situazioni i quindici gradi.










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