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lunedì 29 ottobre 2012

IL PROSECCO DI PRIMO FRANCO - VIDEO



DOVE COME QUANDO

Nino Franco
Via Garibaldi, 147
Valdobbiadene (TV)
Tel. 0423972051
www.ninofranco.it

Produzione:  1.200.000 bottiglie
Ettari di vigna: 2,5

Brut Grave di Stecca 2007 
Numero bottiglie 18.000
Prezzo in enoteca: euro 20

mercoledì 23 marzo 2011

LA VIA DEL LAMBRUSCO


Mi piace ricordare questo ritorno in grande stile di Christian Bellei con questa sua frase: "Mi sono regalato un sogno".  Cantina nuova, progetto semplice e concreto, per il Lambrusco che da questo momento in avanti sogna di non fallire mai più. Così le prime due etichette hanno vita in bottiglia. Il "rimosso" Lambrusco di Sorbara Doc e il Modena Spumante Doc. Quest'ultimo bollicine in onore della storia enologica di questa cantina e della famiglia Bellei, alla quarta generazione. Una storia condotta in collaborazione con la Champagne e la scuola enologica di 'Epernay, fatta di passioni, della grande determinazione di Giuseppe Bellei, e delle vigne di Riccò di Serramazzoni, dove su terreno collinare calcareo, al limitare di un bosco, il sogno ha preso consistenza. Dove in vigna sono stati utilizzati, nel tempo, cloni selezionati nella Champagne: Pinot noir, Chardonnay e Pinot Meunier e che hanno portato a ottimi risultati in bottiglia. 


Il capitolo Lambrusco, grande equivoco del vino italiano, parte dunque dalla passione di un gruppo di soci, condotto da Giorgio Angiolini, emiliano sino al midollo e dalla competenza di Christian e la cantina di famiglia, la Cantina della Volta, completamente ristrutturata e collocata da sempre nel cuore di Bomporto a dieci minuti di auto da Modena. Raccolta delle uve a mano, in cassetta, selezione esasperata, pressa Bucher Vaslin per spremiture morbide e soltanto tini in acciaio controllati digitalmente. Un piccolo gioiello per un vino destinato a far parlare di se. Il "rimosso", provato con le tagliatelle con ragù antico di maiale, rigaglie e magoncini dello chef Franco Cimini dell'Antica Osteria del Mirasole, ha messo in evidenza una bella tessitura di tannini dolci, morbidi, ricordato sentori di fragoline di bosco di Tortona, finezza e freschezza in bocca. Certo l'esordio di questo progetto ambizioso anche nell'approccio culturale, quello di aggregare produttori della zona per rilanciare, una volta per tutte, il Lambrusco, compito non facile, ha da questo momento un ottimo biglietto da visita. Una chance da non perdere. Christian non ha tuttavia potuto fare a meno di realizzare anche uno spumante Doc impiegando uve di Lambrusco di Sorbara allevate in vigne sistemate in terreni alluvionali lungo le sponde del fiume Secchia. Anche qui un bell'exploit di questo appassionato e creativo che ha messo un pizzico del suo sapere anche nella realizzazione di una nuova bottiglia, più adatta a ospitare e conservare le bollicine della maison. Bella finezza, la dolcezza dei piccoli frutti rossi di bosco, una ispirata lucentezza nelle sfumature di colore.  La strada è giusta, il progetto di carattere e Christian convinto "di poter continuare a realizzare il vino a modo mio".



DOVE COME QUANDO

Cantina della Volta
Via per Modena, 82
Bomporto (Mo)
Tel. 059 7473 312
www.cantinadellavolta.com


Ettari di vigna: 4,05
Produzione: 97 mila bottiglie



Lambrusco di Modena Spumante Doc
Bottiglie: 90 mila
Prezzo in enoteca: 15 euro

Lambrusco di Sorbara doc "Rimosso"
Bottiglie: 7 mila
Prezzo in enoteca: 13 euro


Antica Osteria del Mirasole
Via Matteotti, 17/A
S. Giovanni in Persiceto (Bo)
Tel. 051 821 273



lunedì 14 marzo 2011

LA CONTRATTO ALLA FAMIGLIA RIVETTI





Sono stato molto fortunato oggi, giornalisticamente parlando, quando ho fatto il numero di Carlo Micca Bocchino. Era in auto con Giorgio Rivetti, enologo e produttore di ottime Barbera e Barbaresco, in particolare il Gallina, da me preferito. Volevo informazioni sulla vendita della Contratto, cantina storica di Canelli, produttrice di bollicine d'autore, prima di tanti. Erano insieme e avevano, probabilmente, appena firmato la vendita.  Non ho chiesto se i milioni di euro erano 7, 8, 9, 10 oppure 11, perchè il nocciolo di questa cessione sta in un rapporto diverso. Carlo ha nella sostanza passato la mano a un amico, Giorgio, in fondo consegnando le chiavi della cantina, ma soprattutto lasciando un testimone di territorio, storia e qualità che fa onore ad entrambi. Come antichi cavalieri non hanno avuto bisogno di sguainare le spade è bastata una stretta di mano. Si sono scelti. Non credo accada tutti i giorni nelle vendite del mondo, siano esse di cantine  o condomini. L'allegria di entrambi l'ho raccolta al telefono, più disincantato Carlo, più discreto Giorgio, come nella foto qui sotto dove quasi nasconde la bottiglia da impertinente. "Continuerò con le mie figlie, Marta e Miranda, la strada della Grappa di famiglia", mi ha detto Carlo prima di passarmi Giorgio, che ricordando i suoi magnifici rossi, ha subito puntualizzato: "Alla nostra azienda mancavano bollicine d'autore, pur producendo Moscato". Semplicità disarmante, onestà astigiana. Contratto è una svolta per l'enologia italiana. Carlo è partito salvando una cantina griffata, un attimo prima di tutti gli altri. Ricordo, oltre alle bollicine, la sua Barbera Solus Ad e il Barolo Cerequio, ma porto nel cuore le cene realizzate in cantina nel nome delle grandi tavole del mondo. Una sfilata autorevole di grandi chef che in umiltà hanno accettato l'invito di Carlo e cucinato sotto le volte storiche. Per ognuno una storia, un viaggio. I salti mortali del padrone di casa per fare in modo che, oltre ai cuochi, da Parigi o dalla Spagna, arrivassero anche i loro prodotti  in tempo utile per essere serviti a tavola.  Piccoli vizi e grandi virtù che hanno contribuito a far crescer ancor di più la storia di questa splendida cantina astigiana.





DOVE COME QUANDO

Contratto
Via G.B. Giuliani, 56
Canelli
Tel. 0141 823349
www.contratto.it

Ettari di vigna: 55
Produzione: 290 mila bottiglie

La Spinetta
Via Annunziata, 17
Castagnole Lanze (At)
Tel. 0141 877396
www.la-spinetta.com

Ettari di vigna: 100
Produzione: 600 mila bottiglie



IL MIO AMARCORD
di Beppe Orsini

E' una avventura che continua. Non una vendita. Quella di Carlo Micca Bocchino nata nel 1993 con l'acquisto di questa cantina storica, affascinante, unica: la Contratto di Canelli. Sono un compagno di passeggiate, di chiacchiere infinite con l'amico Carlo nato erede, con la sorella Antonella, della distilleria di famiglia, la Bocchino. Così vicina alla Contratto da essere separata da un cancello e da pochi passi,  nella Canelli piemontese, col cuore saldo, l'aria un po' francese, il suo ponte, le storie di paese e l'orgoglio della sua gente. L'orgoglio di Carlo, l'orgoglio di appartenenza al territorio, così forte che nel 1993 acquista la Contratto, bollicine d'autore sempre annusate nell'aria e in qualche modo anche in casa, perchè tra i soci della cantina sino dalla sua nascita nel 1867, c'era un Bocchino. Mi soffermo su Carlo perchè ha portato se stesso, gusto, eleganza, misura e sensibilità e questo gli va dato merito insieme a grandi vini impostati e realizzati da Giancarlo Scaglione. Marta e Miranda, figlie di Carlo, Maddalena, figlia di Antonella hanno contribuito con la loro gioventù, in questi anni e il mio pensiero è anche per loro. "De Miranda", che è anche il nome della madre di Carlo, firma le prestigiose bollicine della maison, quelle che mancavano ai Rivetti, la famiglia che succede nella vita di questa gloriosa casa. Arriva un grande imprenditore del vino con aziende in Toscana, Sardegna, ma che nasce in Piemonte a Castagnole Lanze, sempre terra astigiana: tre maschi e una femmina, partiti trent'anni fa in una analoga avventura di successo. Faranno bene ne sono convinto, Giorgio il portavoce ha la faccia schietta di chi sa quanto vuole dalla vita e credo che continueranno il cammino. In questa cantina all'alba degli anni Duemila si sono svolte le tavole del mondo. Una sfilata di chef unici. Ricordo Nobu, Senderens, il compianto Santamaria, Ducasse e i loro piatti indimenticabili. Sulla tavola c'erano i vini Contratto, ma Carlo era arrivato con la sua premura a far servire anche le Barbere, i Baroli e le bollicine dei vicini di vigna. Una mossa di classe. Sono convinto che i Rivetti daranno continuità. Il sogno mio è che riprendano le tavole del mondo, così con un pò di nostalgia e sogghignando, potrò sedermi ancora in quella cantina.


martedì 8 febbraio 2011

BOLLICINE SUBLIMIS














Sono stato tra i primi a degustare il Sublimis non dosato quando è uscito.  Un assaggio casuale che mi colpì. Oggi con grande piacere riassaggio l'ultima annata in commercio di questa famiglia di Franciacorta che produce vino dal 1700. Gli Uberti hanno ben presente cosa significa lavorare la vigna e fare vino in modo giusto. Agostino, il patriarca, e le sue tre donne che lo accompagnano, Eleonora, grande grinta e passione, le figlie Silvia, enologo e Francesca al commerciale. Accattivante già nel colore, che non è "giallo paglierino" come tanti scrivono, ma un caldo giallo, fresco nei profumi dello Chardonnay che lo costituisce interamente, fine, minerale e leggermente speziato. Bollicine che conducono poco ai profumi del legno e della tostatura segno che anche la scelta del legno è curata nel dettaglio, ma danno un bel vigore al palato quando lo si degusta. Segno anche della mano di Silvia che sta dando la nuova impronta all'azienda di casa. Segno che gli insegnamenti di Anselme Selosse non sono stati vani. Segno che la ricerca continua con Nature, prossime bollicine in uscita ottenute da una sola fermentazione. Gli ettari sono 24 e le bottiglie prodotte 180 mila circa per le varie tipologie, tutte lodevoli, ma con un pensiero all'extra brut Comarì del Salem, complessità ed eleganza, ottenuto da una vigna che rappresenta l'autentico grand cru di Franciacorta.  


DOVE COME QUANDO


Azienda agricola Uberti
località Salem
via E. Fermi, 2
Erbusco (Br)
tel. +39 030 7267476
www.ubertivini.it


Sublimis non dosato
Numero bottiglie: 4500
Prezzo in enoteca: 33-34 euro


lunedì 7 febbraio 2011

IL BRUT DELLA MONTINA




Ho scelto questo Brut di Franciacorta, della Montina, una tenuta condotta da molti anni dalla famiglia Bozza, perchè spesso si chiama in causa il rapporto qualità-prezzo senza intendere bene cosa può e deve essere. In questo caso i due valori sono rispettati in pieno. Le bollicine provenienti dalla cantina di Monticelli Brusati esprimono finezza, equilibrio, al naso note di fiori bianchi, al palato una bella freschezza, morbidità e giusta acidità. Aggiungo anche una certa facilità che rende il tutto estremamente piacevole. Da accompagnare con una piadina per esempio o qualche fetta di culatello, senza invadere nei sapori. Michele Bozza mi spiega che questa cuvée è formata da Chardonnay per il novanta per cento e il restante da Pinot nero, uve provenienti da sette diverse vigne sistemate lungo i pendii di Franciacorta. Il risultato di due diverse pigiature: la prima mediante torchio verticale Marmonier, la seconda con le presse a polmone, secondo una consolidata caratteristica di questa azienda. L'assemblaggio di questo Brut prevede l'impiego dei raccolti delle vendemmie annata 2006 e 2007 nella misura, rispettivamente, del 35 e del 65 per cento.


DOVE COME QUANDO




Tenute La Montina
Via Baiana, 17
Monticelli Brusati (Bs)
tel. +39 030 653278
www.lamontina.it



Totale bottiglie: 500 mila
Brut: 120 mila bottiglie
Chardonnay: 90 per  cento
Pinot Nero: 10 per cento
Prezzo in enoteca: 15-18 euro




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