Un campano a Modena. Di Torre del Greco per esattezza. Con un invidiabile curriculum: chef alla corte di Ezio Santin, Sirio Maccioni, Mimmo Di Raffaele, da Milano a Santo Domingo, da New York a Ravello. Tavole importanti rese tali da Salvatore Di Luca che ho scoperto dieci anni fa su una spiaggia caraibica (post dell'8 febbraio 2010) impegnato magnificamente ai fornelli del Beach Club by le Cirque. Sorpresa fu e sorpresa resta. Poco teatro e molta sostanza nei suoi piatti ricchi di materia prima usata che meglio non si può. A Modena, nella città di un signore della tavola come Massimo Bottura, l'ultimo approdo culinario, in ordine di tempo, di Salvatore: tanto pesce, la fassone della macelleria piemontese Martini, le pizze, uniche, imbattibili con lievitazione 48 ore e più.
I bocconi di catalana di mare, il sandwich di triglia, scialatielli con vongole e tartufo nero dell'Irpinia, il babà oversize inimitabile con fragole e panna solida a parte: semplicità e gran gusto, basta così per essere presi per la gola da Salvatore, il suo staff di cucina e la fedele Francesca, anima del ristorante Grotta Azzurra e sempre presente in sala.
DOVE COME QUANDO
Grotta azzurra Ristorante Lounge
Via Nonantolana, 406
Modena
Tel. +39 059 25 1460
Giorno di chiusura: domenica
Grande passione per Salvatore, non potrebbe essere il contrario, è la pizza. Ecco lo chef di fronte alle sue creature, farine macinate a pietra dal mulino e lievitazione 48 ore e oltre. La "Cetarii" è autentico peccato di gola: pomodoro san Marzano dop, fior di latte, alici sottosale, origano e olio extravergine d'oliva. Modena oltre allo chef ha trovato anche il pizzaiolo.
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