Grandi Chardonnay del mondo per testare il Blanc de Blancs della Maison Dom Ruinart. Un gioco, ma soprattutto un modo per confrontare lo Chardonnay allevato nella Champagne e spina dorsale delle bolle della storica casa di Reims. Frederic Panaiotis, chef de cave, racconta i segreti di Corton-Charlemagne, Puligny-Montrachet, gli americani Ridge Montebello, Kongsgaard Wine della Napa Valley, l'italiano "W...Dreams..." di Jermann, che non fa assolutamente brutta figura, anzi, snobbando un po' l'annata 2004 del Ruinart Blanc de Blancs. Bollicine di estrema finezza con note di agrumato, floreale e frutta a polpa bianca. Una grande freschezza al palato rivelano le ottime caratteristiche di questa annata servita in magnum. Gli acini provenienti dai Premiers Cru della Cote des Blanc e dalla Montagna di Reims svelano la pignoleria che la Maison investe nella ricerca dell'impossibile in bottiglia. Grande investimento degli ultimi tempi per la Maison che insegue il primato che gli compete. Pur trattandosi di tipologie diverse gli Chardonnay del mondo degustati non fanno meglio del Blanc de Blancs francese, e fa sorridere anche Frederic Panaiotis di fronte all'ipotesi, surreale e divertente, di vini scelti ad arte per esaltare la fuoriserie di casa...
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