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lunedì 12 novembre 2012
ROMANEE-CONTI E I FONDI DI BOTTIGLIA
Entro subito nel vivo di questa prestigiosa (per gli altri) degustazione di Romanée-Conti avvenuta in uno dei magnifici saloni di Villa d'Este a Cernobbio alla quarta edizione del World Wine Symposium. I vini portati da Aubert de Villaine: Richebourg e Grands E'chézeaux nelle annate 1966, 1979, 1999 e 2009 mi hanno lasciato a bocca aperta. Non tanto per colpa di qualcuno, ma perchè ho avuto (capita) l'ultimo sedile dell'ultima fila, un po' come i piloti di formula uno che a malapena riescono a fare il tempo per entrare nella griglia di partenza. Questo ha voluto dire ultime gocce del Pinot Nero ritenuto il più prestigioso del mondo e bottiglie purtroppo con molto fondo. Problema del resto già verificatosi in passato per quanto riguarda il vino del Domaine. I bicchieri immobili, come dimostra la fotografia, non lasciano presagire nulla. Ma, dopo averli maneggiati, negli scatti successivi è visibile il residuo. Degustazione dunque rovinata anche se pazientemente ho atteso che per alcune annate il liquido tornasse, nei limiti, pulito.
Di fronte a questi vini, delicati, ma abituati a farsi apprezzare sulle tavole di tutto il mondo non sempre l'uomo si comporta in modo corretto. Per esempio chi serve il vino dovrebbe essere davvero un super esperto e maneggiare le bottiglie come se fossero opere del migliore artigiano del vetro soffiato. Questo quanto meno per evitare come nel mio caso di vedersi versare vini torbidi mescolati a micro frammenti che alterano il gusto e, in questo caso, la forza del Pinot Nero di Borgogna. Dunque posso soltanto dire che Grands E'chézeaux 2009 più armonico con note di ribes rosso, buona souplesse e finale di cacao in polvere meglio di Richebourg 2009, molto erbaceo e spigoloso.
Purtroppo per le altre annate ho un ricordo molto dispersivo dovuto come detto al torbido del liquido dovuto ai piccoli detriti e residui presenti nel fondo delle bottiglie. Sicuramente avrò altre opportunità di degustare Romanée-Conti anche nelle altre parcelle La Tache, St-Vivant, E'chézeaux. Tra i degustatori alcuni sono stati più fortunati di me perchè avendo incrociato una bottiglia con tappo difettoso sono riusciti ad aver un replay. Circostanze che fanno parte del gioco. Sorpreso anche Aubert de Villaine, ma non più di tanto. Come il patron Francois Mauss numero uno del Grand Jury Européen. Questo dei detriti in fondo a certe bottiglie del Domaine non è il primo caso e neppure l'ultimo se non si provvede.
DOVE COME QUANDO
Domaine de la Romanée-Conti
1, rue Derrière-le-Four
Vosne-Romanée
Tel. 03 8062 4880
Villa d'Este
Via Regina, 40
Cernobbio - lago di Como
Tel. +39 031 3481
General manager: Danilo Zucchetti
www.villadeste.it
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Mauro, scherzi?
RispondiEliminaIl sedimento delle bottiglie è l'anima del vino!
Solo chi vinifica naturalmente ha sedimento, e di questo dobbiamo ringraziare De Villaine, non criticarlo. Senza sedimento il sapore sarebbe altro, peggiore.
La prossima volta i fondi li bevo io ;-)