di
Aurora Mazzucchelli
chef del Marconi a Sasso Marconi (Bologna)
E’
maggio 2012, sono in Svizzera per preparare una cena e a fine serata si
presenta Giancarlo Morelli, chef del Pomiroeu di Seregno, e una occasione
inaspettata: "Vieni con me tra una settimana in Perù". La mia faccia
di sorpresa e quella dei miei famigliari incredula, nella mia testa mille
pensieri: il ristorante da gestire, dov'è il Perù, sarò in grado, cosa metto
nella valigia....insomma confusione, poi ho pensato è ciò che mi piace fare, il
mio lavoro stesso è donare cibo, che per me vuol dire donarmi e conoscere altri
mondi, luoghi, cose, gente....vivere intensamente.
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MAGGIO - Sono a Lima, con me c'è Livio, aiuto chef di Giancarlo, Giovanni
Assante, produttore di pasta e Beatrice Peruzzi, produttrice di olio extravergine
d'oliva, ospiti della Camera di commercio italiana in Perù, per far conoscere
le nostre eccellenze e preparare una cena all'ambasciata Italiana con gli altri
chef peruviani. Sono agitata, ma so che mi passerà appena entro in cucina. Giancarlo
è fantastico si occupa dell'organizzazione e tiene tutto e tutti sotto
controllo. Sarà un successo nonostante i ritmi lenti del sud... sud America
uguale sud Italia, sarà il caldo, ma tutto scorre lento e per due chef del nord
come noi che amano il sud questo andamento in fondo non ci dispiace, dobbiamo
giusto abituarci e in realtà ci mettiamo un secondo perchè Marco Tecchia,
Barbara Bocci e tanti altri amici ci coccolano portandoci dove vogliamo.
E’
stata una vera gioia andare per mercati, vedere frutta e verdura sconosciuta
tipo la chirimoja o il macatomate o quito oxapampa o maracuja, lime, curcuma,
rocoto, il pace un pesce di fiume o il cuy piccolo porcellino d'india, il mais
bianco o nero, fave di cacao, e tantissime varietà di patate con nomi
difficilissimi... tante erbe della selva comprese le foglie di coca usate in
Perù come rimedio per il mal di altura e vi giuro che a 3500 metri, a Cusco
sono state utili.
16-17
MAGGIO - In cucina a impastare e chiudere i tortelli di parmigiano reggiano al
profumo di lavanda, noce moscata e mandorla, il mio piatto per la cena del 18,
le ore sono passate piacevolmente perchè ho insegnato a un gruppo di ragazzi
dati in aiuto per l'occasione, a fare la sfoglia come si fa da me in Emilia;
tortellini, tagliatelle, maltagliati eccetera... Questi giovani curiosi e
sorridenti mi hanno fatto felice soprattutto quando timidamente, presi dalla
stanchezza di tante ore di lavoro, mi hanno chiesto se potevano ascoltare musica
e cosi in quel piccolo stanzino tra farina e fatica volteggiavano note
strampalate tra sound italiano, inglese e peruviano.
LA
GRANDE CENA - Come è arrivata è finita e alle 5 di mattina partenza per Cusco,
viaggiando per le Ande ho visto gli alpaca, animali dai quali si produce lana.
Le donne di qui, in questi piccoli villaggi, fanno sciarpe, cuffie, guanti e
arazzi di una bellezza sconvolgente con colori naturali. E’ interessante vedere
il processo e la lavorazione di queste mani sapienti che producono
manufatti rari.
IL
PERU’- E’ la madre terra e la terra delle patate e ovunque ti giri ci sono
famiglie intere a lavorare i campi mi sembra di aver fatto un tuffo nel
passato, rimango incantata a guardare il forno di fango per cuocere i tuberi.
MARAS
- Chiudiamo la giornata visitando le saline di Maras, una terrazza di color
bianco arrampicata nella montagna, sono senza parole oggi ho troppe sensazioni,
troppe visioni datemi un attimo di tregua anche per una divoratrice di conoscenza
come me...
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MAGGIO - Prendiamo il treno che ci porta a Machu Picchu e li... un villaggio
salvato dall'invasione degli spagnoli perchè nascosto dalla foresta e troppo
difficile da raggiungere, il paesaggio è incantevole, verde rigoglioso con
massi tagliati perfettamente e incastrati l'uno all'altro a formare pareti,
case, fontane, la città. Si percepisce un ordine e tanto rispetto per questo
luogo sacro, raggiungibile anche a piedi percorrendo il cammino degli Inca, mi
dicono che arrivando al sorgere del sole, là in fondo, tra due montagne, c'è la
Porta del Sole il primo raggio di luce passa di li e illumina una finestra di
un rotondo edificio al centro del paese costruito appositamente per monitorare
le stagioni. Il mio viaggio sta per finire ritorno a Lima e parto per Bologna.
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SETTEMBRE - Eccomi di nuovo a Lima, un'altra scommessa, un'altra occasione, stavolta
sono invitata come chef italiana a presentare la mia cucina a Mistura, fiera-festa
del cibo e della biodiversità peruviana. Sono pronta, ho voglia di farmi
conoscere e di comunicare con questo popolo dall'animo dolce e che ama
donarsi senza chiedere nulla in cambio. La mia conferenza è domenica 9
settembre, l'ho titolata “Il mio mondo… racchiuso”. E’ il racconto di me, del
mio quotidiano, del lavoro, la mia vita...