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lunedì 29 dicembre 2014

CABOCHON 2004 MONTEROSSA, COL BOTTO




La vera sorpresa è che questo 2004 di Cabochon Monterossa è quasi impossibile da reperire. Ne furono prodotte 54 mila bottiglie a 44 euro ciascuna. Quindi una mezza delusione se in cantina non si è stati lungimiranti a ricoverare a tempo debito uno o più pezzi. E' la conferma che questa bollicina di Franciacorta va dimenticata almeno per una decina di anni. Nel bicchiere si trova grande armonia, un confortante bilanciamento tra dolcezza e acidità, colore giallo-oro carico. Note di tostatura, caffè, nocciola, mandorla, brioche, frutta candita. Gran colpo per chi avrà il piacere di degustare. Un assemblaggio di vigne cru dell'azienda di Bornato di Cazzago San Martino condotta da un Emanuele Rabotti da anni lanciato nella ricerca assoluta della qualità. La barrique è utilizzata nella prima fermentazione del mosto, ma l'affinamento sui lieviti dura per circa quaranta mesi. Il blend Chardonnay (70 per cento) e Pinot Nero (30 per cento) rasenta la perfezione stilistica. Anche se non va fatto paragone alcuno, nel bicchiere finisce un bolla davvero vicina alle più autorevoli prodotte in Champagne. Fa parte della cultura enoica, ma non sempre piace agli appassionati, dimenticare in cantina certe bottiglie. Questa è una di quelle. Perchè quando la si trova e naturalmente la si stappa per un brindisi, la soddisfazione supera le attese. 



domenica 28 dicembre 2014

martedì 23 dicembre 2014

BOLLE DI NATALE CON POMMERY ROSE' APANAGE





Champagne vibrante, di struttura importante a cominciare dal colore, biondo carico con sfumature oro. Eppure di Rosè si tratta. Una tipologia erroneamente dedicata al pubblico femminile. Questo Pommery Rosé Apanage è tra gli ultimi gioielli della maison francese da qualche anno rilanciata sul mercato italiano. Nelle intenzioni dello chef de cave, Thierry Gasco, c'era posto per una bollicina di primo piano dotata di struttura, complessità, carattere. Le componenti danno sfogo al Pinot Noir, allo Chardonnay, ai rossi di Bouzy che giocano un ruolo decisivo nell'ossatura di questo champagne pronto per essere goduto dall'aperitivo a tutto pasto. Freschezza e note di piccoli frutti rossi, ribes e fragoline di bosco, sino al nitore della mela verde rendono il blend elegante e armonico. Gran biglietto da visita per la nuova Experience Pommery di recente inaugurata in piazzetta Pio XI nel cuore di Milano. Il prezzo va interpretato: è acquistabile a partire da 55 euro, ma raggiunge i 95 su alcuni siti online del vino.   




DOVE COME QUANDO

Vranken Pommery Italia
Experience Pommery
Piazza Pio XI, 5
Milano
Tel. +39 02 878806



mercoledì 17 dicembre 2014

LANGOSTERIA 10, IRRESISTIBILE CRESCITA



Piccola galleria per ricordare il cammino della Langosteria di via Savona a Milano. Una crescita da restare a bocca aperta (non troppo perchè e' bene gustare senza perdere tempo le leccornie proposte e dunque masticare). La bella performance del suo regista Enrico Buonocore, campano doc, grande visione della cucina di pesce, dalle crudité all'accoglienza della "room parking"dove sorseggiare champagne. Uno dei locali che ha sviluppato in tempi brevi qualità a trecentosessanta gradi. Le ostriche del Mare del Nord, i gamberoni di Mazara del Vallo, l'acciuga del Mar Cantabrico e lo scampo, spaghetti e ricci di mare crudi, la ricciola con olio extravergine: sequenza spietata di eccellenze e golosità per chi non può farne a meno.  "Il mare a Milano", come ho postato il 13 gennaio 2012, su MySlowburninglife, si conferma come una sicura esclusiva per i gourmet e non soltanto, milanesi. Una formula che funziona e presto, secondo le intenzioni del suo mentore, dovrebbe varcare i confini italiani.





martedì 16 dicembre 2014

GALLINE DALLE UOVA D'ORO






Galline a teatro guardando queste fotografie! In realtà le immagini sono state scattate all'ora della ritirata prima della sera dopo una giornata trascorsa all'aperto nel podere Paradello a Rodengo Saiano in Franciacorta. Sotto gli occhi del governatore della fattoria, Giuseppe Bertazzoli, i polli, circa 1500 unità che producono altrettante uova, uno cadauno, hanno bisogno di circa 120 giorni per raggiungere il peso che li porterà in tavola. Circa due chili pronti per essere cucinati. Il prezzo è euro 9,90 il chilo per l'intero e euro 11 per quello tagliato a metà, escluse testa e zampe. Di questo periodo natalizio pronti anche circa 900 capponi. La fattoria è certificata bio e si possono trovare farine mais, grano, farro, kamut, biscotti cotti nel forno a legna, biscotti senza uova e latticini, cracker senza lievito, vino, pasta, salumi, formaggi.





DOVE COME QUANDO

Fattoria Paradello società agricola s.s.
Via Paradello, 9
Rodengo Saiano (Brescia)
Tel. +39 030 610 260
www.paradello.it
Certificata bio
Orari: 9-13; 14,30-19; sabato 9-19



sabato 13 dicembre 2014

CAMMAFA', QUANTA BURRATA IN QUELLA PIZZA


Cammafà... Una delle pizzerie più piacevoli aperte negli ultimi anni. In questo caso a Torino dove un gruppo di napoletani veraci ha messo nel forno, tra le altre a scelta, la pizza-burrata. Un mix che sposa impasto e ingredienti in modo armonico con una burrata fresca di giornata a completare il tutto. Davvero una sorpresa. Unico neo non si può prenotare e si rischia anche di fare mezz'ora di coda se si arriva nel momento di punta, cammafà...  

DOVE COME QUANDO

Cammafà
Pizzeria, piazza Galimberti, 23
Torino
Tel. + 39 011 3017 328
Apertura: martedì-venerdì 12-14.30
Cena da martedì a domenica
www.pizzeriacammafa.it
Giorno di chiusura: lunedì
Pizza cammafà burrata: euro 11
Pizza cammafà prosciutto e funghi: euro 9
Nessuna prenotazione


venerdì 5 dicembre 2014

IL FALSO CAFFE' DI CERVENI



Mi è rimasto indietro questo scatto fotografico che merita di essere considerato. Illustra il falso caffé che realizza lo chef Stefano Cerveni del ristorante Due Colombe a Borgonato di Cortefranca. E' un azzeccato assemblaggio di crema di broccoli, spuma di bufala campana, tartufo. 



DOVE COME QUANDO
Due Colombe
Ristorante al Borgo Antico
Via Foresti, 13
Borgonato di Cortefranca (Brescia)
Tel. +39 030 9828 227
Menu: Gourmet e Family
www.due colombe.com
Giorno di chiusura: domenica sera e lunedì





martedì 2 dicembre 2014

STELLE IN TAVOLA DA STEFANO CERVENI







Poker di piatti vincente per Stefano Cerveni, chef discreto delle Due Colombe a Borgonato di Cortefranca in Franciacorta. "I piatti evolvono nel tempo" dice lo chef e lo dimostra con una sfilata di consistenze, qualità e gusto a tavola dove celebra la sua crescita dopo il non dimenticato avvio alla locanda di Rovato. Cromatismi che mettono di buon umore, e danno un segnale ben preciso dell'importanza di questo elemento, a cominciare dalla patata viola, gambero rosso di Mazara del Vallo e fondo di Franciacorta montato con burro. Grande equilibrio esaltato dai vari passaggi, giusta acidità. La tinca al forno è la sorpresa estetica, tutto concentrato, farcitura di burro e polenta, apparentemente strong, "quasi un wafer", secondo il suo realizzatore. La zuppa con le reminescenze di Babette dove le "cailles in sarcophage", del noto film colpiscono l'immaginario collettivo come quello dello chef di casa, che le sistema in questa eccellente zuppa di pan cotto appunto con quaglie, foie gras e lamelle di tartufo. Il manzo all'olio con polenta rappresenta il DNA del Due Colombe, ma anche l'omaggio alla nonna di Stefano, Elvira che nel 1955 guidava la locanda di Rovato. Cappello del prete frollato e quattro ore di cottura lenta, brodetto ristretto. Chapeau due volte!
 





Menzione a parte per il guazzetto di salmerino del lago di Iseo, marinato agli agrumi, peperoni bruciati, sedano rapa candito, olio allo zenzero e il riso mantecato al grana padano, limone candito, polvere di caviale e relativo bon bon, tocco magico di un eccellente performance. Grande armonia esaltata da dolcezza e carattere del Riesling Auslese annata 1976 Benedict Loosen.






domenica 30 novembre 2014

MIRTILLI RECORD NEGLI USA, SISTEMA IN CRISI


In ginocchio per un pugno di mirtilli. Nell'esaustivo scatto fotografico del reporter Narayan Mahon del New York Times, c'è  tutta la preoccupazione di uno dei più vecchi coltivatori di mirtilli del Wisconsin della Wetherby Cranberry Society. Da un paio di anni il raccolto è esageratamente in crescita e tutti i record sono stati battuti. Naturalmente i prezzi sono crollati mettendo in crisi il sistema. I produttori non sanno come sbarazzarsi di tanto prodotto. Anche perchè soltanto un quinto viene utilizzato tra l'autunno e Natale e il tre per cento venduto come bacca fresca. Il momento clou è rappresentato dalla cena del Ringraziamento dove la salsa di mirtilli accompagna il tacchino e il puré di patate. Il resto viene essicato, messo in bottiglia come  succo e destinato all'industria farmaceutica. New Jersey, Wisconsin e Massachusetts, tra i maggiori produttori, si sono riuniti per tentare di riformulare la diffusione del mirtillo americano.
 


mercoledì 19 novembre 2014

FIRMAMENTO IN UNA BOTTE


Non sono entrato in una botte, ci ho messo l'obiettivo della macchina fotografica. Così si può scoprire che nei contenitori dove matura il vino c'è un firmamento di cristalli e residui che compongono un minuscolo sogno.






domenica 16 novembre 2014

MAISON BRANDINI RIPARTE DAL BAROLO RESA 56



Piero Bagnasco è un signore misurato come l'etichetta piemontese impone. Anche di fronte al suo Barolo Resa 56 non si fa prendere da facili emozioni. E' il Barolo della rinascita, della frazione Brandini a La Morra. Un rosso che ha qualche chance in più perchè è accollato al rilancio di una azienda, ma perchè no Maison, data la bellezza del luogo e delle vigne, con il Monviso all'orizzonte e la Langa a 360 gradi. La vecchia azienda Brandini aveva esaurito il tempo delle emozioni e dei vini di prestigio. E nuovi progetti, Vino Libero, il biologico, hanno dato modo a Piero, non dimentichiamo che resta uno dei cavalli vincenti di Eataly, e alla sua famiglia, di entrare nel vivo di un argomento nel quale credono senza compromessi: cibo e vino, qualità e salute debbono essere un unicum. Così l'agriturismo con cinque camere, il ristorante governato dallo chef serbo Sasha Arandjelovic, scuola Alciati, e le vigne che circondano la collina colmano distanze abissali con l'improvvisazione del vivere quotidiano.


I piatti sono quelli della tradizione langarola. Detto così sembra poco. La qualità è altissima: la tartare di carne piemontese della Granda, dove governa Sergio Capaldo, il cardo gobbo di Nizza, la vera robiola di Roccaverano, prodotta dagli ultimi artigiani di questo formaggio unico, l'olio del frantoio Roi di Badalucco, gli imperdibili tajarin fatti a mano e quel mistero della terra che si chiama tartufo. Ecco come esaltare Resa 56, un barolo elegante, fine, dove la complessità alberga con note di piccoli frutti rossi, la susina e il ribes bianco, minerale, polvere di cacao e soltanto in un secondo momento liquerizia.  Una complessiva armonia che esalta le caratteristiche di questo nobile rosso domato dall'enologo Beppe Caviola consulente dell'azienda. 






Piero non si è fatto sfuggire l'opportunità di realizzare cento magnum numerati di Resa 56 con etichetta realizzata dall'artista Ugo Nespolo per ricordare uno dei passaggi di questo nuovo percorso. Un biglietto da visita per i wine lovers che arrivano in frazione Brandini accolti dalla figlia Serena, tra i primi laureati in Scienze Gastronomiche a Pollenzo, sicura padrona di casa.





DOVE COME QUANDO

Agriturismo La Morra Brandini
frazione Brandini, 16
La Morra (Cuneo)
Tel. +39 0173 50 266
www.agriturismolamorra.it
Prezzo medio: euro 35 (vino escluso)
Chiusura: lunedì e martedì a cena

Azienda Brandini
www.agricolabrandini.it
Ettari di vigna: 14
Produzione: 80.000 bottiglie

Resa 56 Barolo Docg 2010
Cru Brandini
Ettari di vigna: 2,5
Vitigno: Nebbiolo
Prezzo in enoteca: euro 50 circa




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