You Make a Living from What You Get - But You Make a Life from What You Give

mercoledì 31 agosto 2011

IL BARBARESCO DI FIORENZO NADA



E' sempre confortante incontrare sul proprio cammino produttori come i Nada di Treiso, Fiorenzo padre e Bruno figlio. Soprattutto quest'ultimo ha messo in campo una grinta notevole nello sviluppo del Barbaresco versioni cru di Rombone e Manzola. L'ex insegnante che ha sposato la causa dei grandi vini è riuscito a trovare, almeno nell'annata 2006 che ho degustato, quella complessità che forse stentava ad arrivare con le edizioni precedenti. E' la caparbietà del viticoltore e dell'intera famiglia considerato che anche i figli di Bruno, Monica e Danilo, già si sono affacciati su questo coinvolgente scenario. Manzola è una piccola parcella, supervocata, cru storico, esposta a Sud-Ovest su terreno calcareo argilloso con riporti sabbiosi, che da tempo fa sognare questo interessante produttore di Langa. Con il 2006 si è presentato un vino dalle potenzialità infinite e per incontrarle tutte occorrerà pazientare qualche anno. Nel mio bicchiere ho trovato grande pulizia, finezza ed eleganza davvero appaganti. Sfumature di profumi balsamici, petalo di rosa, tannini setosi e ottima mineralità mi hanno convinto ad aver commesso un errore: avrei dovuto pazientare ancora qualche tempo prima di aprire la bottiglia in questione. La curiosità fa parte del gioco. Ma alla prima occasione mi procurerò ancora l'annata 2006. Vale la pena dimenticarla in cantina e aspettare. 


   




DOVE COME QUANDO

Nada Fiorenzo Viticoltore
via Ausario 12/c
Treiso (Cn)
tel. +39 0173 638254
www.nada.it

Produzione: 40 mila bottiglie
Ettari di vigna: 7

Barbaresco Manzola 2006
Bottiglie: 6600
Prezzo in enoteca: 25-30 euro


martedì 30 agosto 2011

BISCOTTI ZALET-DIPENDENTI


La colazione è il primo approccio con il cibo appena svegli. Usi e costumi e retorica da vendere. Chi la preferisce salata, chi dolce, chi soltanto frutta e yogurt, chi ricca, che frugale. Non riesco mai a non farmi sorprendere nel maneggiare i pacchetti di biscotti Zalet prodotti da Galbusera. Finiscono prima del te, del caffè, in poche parole sono golosi. Fatti con malto d'orzo e miele dimostrano, in questo caso, che la qualità vale anche per chi produce in modo industriale. Ho chiesto a qualche amico e con grande sorpresa ho scoperto che esistono tante case Zalet-dipendenti. I pacchetti vanno a ruba a qualunque ora del giorno. Sia tra piccini che adulti.



DOVE COME QUANDO

Galbusera s.p.a.
Viale Orobie, 9
Cosio Valtellino (Sondrio)
www.galbusera.it

Zalet
con malto d'orzo e miele
6 porzioni - 500 g
Kcal 227 per 6 biscotti
Euro 2,09

POMODORO PATRIOTTICO


domenica 28 agosto 2011

IN THE PINK

A Pink Gin is made with 'Portsmouth' gin (sweeter than other gins), a dash of agostura bitters, from whence comes the pink colour, and garnished with lemon rind.  The cocktail was invented by the English Royal Navy to make angostura bitters, which originated in Venuzela and which were found to alleviate sea sickness, more palatable.   In other words, any excuse....
The pink gin in these pictures is however a traditional gin and tonic.  The pink hues come from the melted ice cubes which contained rasperries - another fantastic excuse.....

venerdì 26 agosto 2011

LIPSMACKING ITALIAN FRITTELLE

For a quick yet surprisingly nutritious lunch or a neat pic-nic to eat lying on the bank of a trout stream with your feet dangling in the cool, clear water, try these 'Frittelle'.  The recipe given below is full of approximations because it was handed on to me by Mauro's mother, who makes the best there are, but its good to experiment and see what works best for you.  The principle ingredients are parsley, lettuce and basil, but you can choose other herbs.  If you do decide to add these think first about the balance of tastes and avoid anything which is too strong as there is a risk of overpowering other flavours (I know this to my cost...) and the Frittelle can become bitter.

Delicious eaten alone, with small balls of buffala mozzarella or - my favourite - tiny spoonfuls of creme fraiche and some salt.



INGREDIENTS

Two large handfuls of Parsley - washed and dried with the hard stalks removed
One large handful of fresh basil
Six large leaves of green lettuce
Two large eggs (beaten beforehand if you prefer)
Three pudding spoonfuls of breadcrumbs - add these a little at a time watching the consistency of the mixture.
One or two spoonfuls of flour - again add one spoonful and then see if another is necessary later.
Two handfuls of grated parmesan cheese.
One large piece of garlic
One small piece of celery
One slice of cooked ham
Two spoonfuls of oil for frying

METHOD

Put the parsley, basil, lettuce, garlic and celery into a magimix or equivalent mixer and blitz until everything is minute and satisfyingly green, or if keen cook attack with knife whilst everyone else lies by the pool.   Blitz the ham too but separately - I find this gives better results.

Put the mixture and ham into a large bowl and add in the two eggs.  These can be beaten beforehand or broken into the bowl and mixed in directly.  Next add in the parmesan cheese and one spoonful of breadcrumbs and one of flour, and a little seasoning.  The final mixture should NOT be stiff, and should remain quite sloppy although it should be firm enough to heap into a spoon and place into the frying pan without spreading out too much.

Once the mix is completed, heat some oil in a frying plan, this should be enough to coat the bottom of the pan but does not need to be particularly deep, and prepare a plate nearby with some kitchen paper on top.  With a wooden spoon or a normal pudding spoon scoop up some of the mixture and place it into the hot oil.  Fill the frying pan with your frittelle and let them sizzle away.  They will probably go slightly brown, but you should try not to let them get too dark.  This can of course occasionally happen if you are trying to check your emails and cook at the same time, but is best avoided.  Once they have started to change colour flip them over to cook on the other side.  Note:  the heat should be quite low to allow the frittelle to cook right through.  Nothing worse than a bite of undercooked, slightly raw eggy mixture.

Once ready take out of the pan, pop onto the plate and paper, and start the next batch.  You can eat these hot, warm or cold which of course means that as the cook you could test them first if feeling peckish, and then eat the rest with everyone else.

lunedì 22 agosto 2011

PER UN PUGNO DI FICHI




Bastano davvero tre fichi per risolvere parte di una cena. Se dopo averli incisi fate colare del gorgonzola a pasta morbida e guarnite con un gariglio di noce non vi pentirete della scelta. Il sole degli ultimi giorni ha favorito una maturazione super rapida riscattando la prima gettata di luglio contrastata dalla continua pioggia. Calorici all'esagerazione, ricchi di zucchero i fichi possono accompagnarsi a un passito, magari realizzato a Faenza dai Poderi Morini. L'Innamorato per esempio. Un frutto eccezionale, è valsa la pena fotografarlo.









CALDO ANCHE PER TIM, L'ORANGO



domenica 21 agosto 2011

ZIND HUMBRECHT E I SUPER GTRAMINER



E' l'estate del Gewurztraminer. Onore e gloria dunque a un vino che merita la notorietà che sta acquisendo a tavola. Le etichette dell'Alto Adige, dell'Austria, ma voglio indicare questo alsaziano noto agli intenditori e ai curiosi attenti anche al portafoglio. Questo 2009 che mette in bottiglia il Domaine Zind-Humbrecht è la versione base acquistabile in enoteca spendendo tra 14-19 euro. Orgoglio di Olivier Humbrecht che dispone nella sua scuderia di altre versioni ottenute dalle uve di grandi cru quali Brand, Goldert, Hengst e Rangen. Coltura biodinamica e rigore, la cantina alsaziana è nota per l'ottimo  bilanciamento dei vini che produce. L'annata 2009 mette in evidenza accattivanti profumi di miele, petalo di rosa, lievi speziature esotiche. E' un vino da accompagnare a piatti di pesce importanti, ottimamente strutturato, complesso, elegante, ricco di una infinita dolcezza.





DOVE COME QUANDO



Domaine Zind-Humbrecht
4, Route de Colmar
Turckheim
Alsazia (Haut-Rhin)
tel. + 33 (0) 389 2702 05
www.zindhumbrecht.com
www.biodyvin.com


Produzione: 16.000 casse
Ettari di vigna: 40


Gewurztraminer 2009
Prezzo in enoteca: 14-19 euro

DOMENICO CLERICO: STORIA DI ME



di Davide Dutto, fotoreporter
Noi istintivi, spesso spieghiamo concetti e sentimenti profondi senza trovare le giuste parole. Magari essere poeti. Però vediamo bene chi ci sta davanti e i suoi muscoli facciali formare un punto interrogativo. Allora con vigore, qui nelle Langhe potremmo dire “CAPISME!!! Capiscimi!! Fai qualcosa tu e aiutami a spiegarti”.
Così il nebbiolo “Capisme-e” di Domenico Clerico, che proviene da due ettari del vigneto Manzoni, senza troppe parole, senza passaggio in botte, con una macerazione in bucce dai 7 ai 10 giorni, arriverà nel bicchiere chiedendoti di capirlo, di capire il mondo Aeroplan servaj (aeroplano selvatico). Aeroplan Servaj era il soprannome con cui Clerico Padre chiamava Domenico, ovvero un fanciullo, un ragazzo e infine un uomo che vola con la fantasia sulle colline che lo circondano e atterra, talvolta, per qualche secondo per far parte del mondo reale. Quel mondo parte dalla terra, e i suoi sogni dalla testa, in tempi non sospetti, tempi di avanguardie e sperimentazione in vigna e in cantina. Domenico doveva stare attento a Clerico Padre nel periodo del diradamento. Nessuno si permetteva ancora di togliere parte dei frutti alla pianta in quei tempi. Allora Domenico aspettava i giorni della gita estiva parrocchiale, quando i suoi genitori si sarebbero assentati, e via a diradare e a nascondere i grappoli recisi. Prima un pezzettino e poi anno dopo anno su tutti i filari. “I vecchi non avrebbero mai concepito il diradamento, tagliare e buttare alcuni frutti della pianta, MAI!! Se lo avessero saputo…”.


Chi veniva dal dopoguerra giustamente non avrebbe mai accettato lo “spreco”. Insomma l’altro giorno a cavallo di questo mite agosto, sono partito da Fossano con la mia Vespa primavera per incontrarmi con Paolo Reina proprietario dell’antica trattoria del Gallo di Gaggiano e Domenico Clerico grande personalità e grande produttore di vini pregiati a Monforte d’Alba, nella sua nuova cantina che sta per essere inaugurata. Abbiamo degustato dolcetto, barbera, nebbiolo, i baroli per poi finire a cena alla Locanda del Borgo Antico. Non devo dire altro, si capisce che pezzo di Langa ho messo nella mia sacca di fotografo ambulante.
La cantina è un’opera mastodontica, integrata nel paesaggio in modo esibizionisticamente discreto e naturale. Da una parte simula le colline, dall’altra diventa strumento del dopo vendemmia con spazi adibiti ai mezzi, uomini e visitatori, con grande utilizzo di vetri e acciaio e forme geometriche che incorniciano il cielo. Ho visto e bevuto questa realtà che è scesa dal trattore e ha posato per un attimo la zappa per utilizzare mezzi nuovi, accettati non senza diffidenza, ma davanti al riscontro qualitativo e pratico ci si piega volentieri. Comunque la vanga e la zappa vincono ancora su certa tecnologia. “Via, via sa roba sì! Non voglio vedere il computer sulla mia scrivania. Via, via…”. Così Domenico con questa cantina mette la cornice al suo mondo, dove il lavoro di generazioni tra i filari ha fatto la differenza. Esibisce l’oggetto con orgoglio, fissando il punto dove insieme alla famiglia sono arrivati.
Capisme-e, diventa quindi la filosofia che deve accompagnarci per andare incontro a questi grandi vini e storie, non certo il rovescio.

sabato 20 agosto 2011

OLIVIER KRUG "ISPEZIONA" AMBONNAY


Olivier Krug sorpreso a testare la maturazione degli acini di uva Pinot Noir nel prestigioso Clos d'Ambonnay in attesa di dare il via alla raccolta. In queste ore in Champagne è partita la vendemmia 2011. Non accadeva da tempo in questa area una raccolta così anticipata. Entro il 25 agosto tutte le Maison saranno all'opera in vigna. Nel prestigioso e unico vigneto, cintato da un muro, nella zona della Montagna di Reims, nel villaggio di Ambonnay, la Maison Krug raccoglie gli acini di Pinot Noir. Il raro Blanc de noir, una delle bottiglie più costose al mondo, ricavato in questa micro parcella può originare tra le 250-300 casse.



venerdì 19 agosto 2011

CUP OF TEA DI CLIPPER


Tra le innumerevoli offerte di Eataly a Torino anche questa degli infusi e tea prodotti dall'inglese Clipper nel Dorset. Le confezioni presentate molto bene come si nota nelle fotografie contengono da 20 tea bags in su. Si tratta di prodotti organic. Come gli infusi di finocchio o rinfrescanti al limone e ginger. Non manca l'English breakfast tea e il gradevole White tea with orange. Prezzi da 2,80 a 3,20 euro.




DOVE COME QUANDO

Clipper
Broadwindsor Road
Beaminster
Dorset
DT 8 3PR
UK
tel. + 44 (0) 1308 86 3344
www.clipper.teas.com


Eataly
via Nizza, 230
Torino
tel. +39 011 1950 6801
lunedì-domenica 10-22,30
www.eataly.it
www.torino.eataly.it

giovedì 18 agosto 2011

IL VIN SANTO DEGLI DEI



Una bella evoluzione di questo Vin Santo prodotto da Caterina Dei a Montepulciano. L'annata 2004 ha dimostrato longevità, struttura, color ambra accattivante, ottima pulizia e sentori di fico, albicocca e miele. Spettacolare se accompagnato al foie gras come ai formaggi erborinati. 

DOVE COME QUANDO


Maria Caterina Dei
via di Martiena, 35
Montepulciano (Siena)
tel. + 39 0578 716878
www.cantinedei.com

Produzione: 200 mila bottiglie
Ettari di vigna: 52

Vin Santo di Montepulciano
Annata 2004
Bottiglie prodotte: 8-900
Prezzo in enoteca: 25 euro

mercoledì 17 agosto 2011

NUITS SAINT GEORGES de MONTILLE


Quando in tavola compare un Pinot Noir di Borgogna è sempre festa. Il vino per eccellenza, di sicuro per me e i miei commensali. Di fronte a questo Nuits Saint Georges 2005 1er cru Clos des Grandes vignes anche una semplice frittata di erbe di stagione con parmigiano reggiano, aglio, basilico assume una dignità regale. Del resto la storia di questa area francese è nota agli appassionati. Interessante invece la forza della famiglia de Montille con il patriarca Hubert e i figli Alix ed Etienne che è anche direttore tecnico di Chateau di Puligny-Montrachet dove si producono altri vini spettacolari. Hubert de Montille pur essendo in una zona dove il confronto è con Vosne-Romanée e Chambolle-Musigny più a nord, per tacere di altri importanti produttori, ha dovuto aspettare una certa notorietà popolare riportata con la partecipazione al film Mondovino per raggiungere quel livello di conoscenza che prima apparteneva soltanto ai grandi conoscitori dei vini della Cote de Nuit a cominciare da Clos-Vougeot. Grande finezza, eleganza, sentori di lampone nero, noce moscata, cacao, lieve speziatura, questo Pinot Noir annata 2005 è maturato nelle vigne di Premeaux-Prissey. Peccato che certe bottiglie si esauriscono rapidamente quando si è in buona compagnia.



DOVE COME QUANDO


Domaine de Montille
BP 28
Volnay
Borgogna
tel. + 33 (0) 3 8021 39 14
      + 33 (0) 3 8021 62 67
www.demontille.com
www.domainedemontille.com



Nuits Saint Georges 2005
1er Cru Clos des grandes vignes
Vitigno: Pinot noir


Ettari di vigna: 16
Prezzo in enoteca: 48-65 euro

martedì 16 agosto 2011

NARMIN'S ALLOTMENT THERAPY (9)

Narmin Mohammadi, a traveller who occasionally works in London as a successful fashion PR, also takes time to write about her experiences in her city allotment. Here is her latest installment:

I can't believe its August already. I love this time of year. The weather has usually settled by now so you know what the rest of the Summer will be like, and Mother Nature is at her most bountiful. Everything is growing and you see that all those hours of digging and weeding have been worth it.

Not everything has gone to plan but that's the beauty of growing your own. Seeds that have produced seedlings before have not grown, newly planted seedlings have been munched by slugs despite protection, grown plants not producing any fruit (one of the courgette plants this year just produced flowers before stopping growing), and the entire tomato crop being obliterated by blight in the space of a week.
On the other hand its been fantastic to experiment with new varieties. My 'golden' beetroot has been fantastic (great to look at as well as eat) although smaller than I thought it would be, the 'magic' purple French beans never fail to impress everytime they turn green when I cook them, and my white carrot has had me looking and eating in wonderment.


As a result I've become a fierce protector of my plants. White fly almost got the better of my cabbages and kale but I have been determind not to give in. So I started spraying the plants twice a day with a weak solution of washing up liquid and water, before and after work.  There were days when I questioned why I was getting up at 6am to go and do this, but I have to say that once I got there that early in the morning it was worth it. The silence and stillness were perfect for setting me up for the day. The spraying became a kind of meditation. And its almost worked. I'm down to spraying once a day, and the little white monsters are almost gone.

And I almost look forward to pulling off slugs from my plants after rain. There is a squeamish moment before I make contact, but when I see them all fat and  bloated after a good munch I go in and pull them off. Its strangely satisfying. No pest is going to get the better of me!


lunedì 15 agosto 2011

LA VINERIA DI BARBARESCO


La bella avventura di Carlotta e Fausto alla Vineria di Barbaresco sulla piazza del paese di fronte all'Enoteca nella chiesetta sconsacrata. Una ventata di gioventù e determinazione a pochi metri dalle vigne di Nebbiolo dalle cui uve si ricavano due grandi vini Barolo e Barbaresco. La scelta è davvero convincente e i prezzi altrettanto. Si possono acquistare cru di Barbaresco spendendo dai dieci euro in su. Non mancano i grandi produttori in questa sfilata di bottiglie, da Angelo Gaja, le roi. Si può mangiare con otto euro e gustare carne cruda, vitello tonnato, insalata russa o "bergera" preparata con sedano, toma e noci. Da leccarsi i baffi l'antipasto piemontese vecchio motivo della cucina di campagna, realizzato con verdure di stagione, e acquistabile anche in barattolo firmato "la cascina di Carlotta".  Lo sviluppo di questo ultimo contesto, in questi mesi, ha prodotto la cognà, fatta di mosto d'uva, noci, nocciole, pere e mele da accompagnare al formaggio e i barattolini di miele al tartufo estivo. 





All'Enoteca mentre si passano in rassegna le etichette, la Marisa vi può parlare per ore dei 130 iscritti, circa il 95 per cento dei produttori. Only Barbaresco, forti e uniti. Alla Vineria naturalmente ci si può fermare per un caffè e i dolcetti piemontesi, ma qui non bisogna  dimenticare che si fanno anche degustazioni e si può provare vino al bicchiere con quattro euro. Le firme come detto sono autorevoli, ma c'è spazio anche per la curiosità se si è in cerca di piccoli produttori di qualità. Come la Ca' Nova 2007 Montefico vigna Bric Mentina, un Barbaresco elegante, di bella finezza, note di balsamico e piccoli frutti rossi con tannini mai invadenti. Ovviamente de gustibus. Perchè se la ricerca vi ruberà tempo e attenzione non potrete fare a meno di trovare il vino del viticoltore Bruno Nada, figlio di Fiorenzo, che a Treiso mette in bottiglia un superbo Manzola 2006 ricavato da una microzona storica del Barbaresco. Sulla piacevole etichetta un messaggio che richiama la Natura: "Il vino si tinge di luna. Ogni giorno che passa". 








DOVE COME QUANDO


Vineria dell'Enoteca
piazza del Municipio, 30
Barbaresco (Cn)
tel. +39 0173 6351121
Menu a partire da 8 euro
Barbaresco al calice 4 euro



Enoteca regionale del Barbaresco
piazza del Municipio, 7
Barbaresco (Cn)
tel. 0173 635 251
www.enotecadelbarbaresco.it


Piacere Barbaresco
9-12 settembre 2011
degustazione: annate 2007-08
banco assaggi con 50 produttori



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