You Make a Living from What You Get - But You Make a Life from What You Give

mercoledì 28 aprile 2010

CONFIDENTIAL WINE - ANTEPRIMA



Luca Gardini,
campione sommelier d'Europa, 2009
presenta 5 vini degustati, per voi,
a Vinitaly


"Calestaia", Morellino di Scansano Riserva, 2006
“Rosso rubino con lievi riflessi che virano al granato, olfatto di territorio ...Pesca gialla e susina, note di alloro, violetta e rabarbaro. Ossigenandosi emergono note terrose e polverose, con finale di zenzero e mentolato fine! Al gusto colpisce per rotondità e avvolgenza, tannini piacevoli con lieve nota di freschezza che sorregge il tutto, su un finale sapido e cioccolatoso...Grande scoperta”

Prezzo: 25 euro in enoteca
Annata 2006, produzione 8.000 bottiglie
Azienda Agricola Roccapesta
Località Macereto, 9
Scansano (GR)
Tel. 0564 599252
www.roccapesta.it




Zeta Vernaccia di San Gimignano docg, 2009

“Colore vivo, giallo paglierino con riflessi buccia di lime. Massa compatta e densa, ne denotano consistenza ed estratto. Al naso la complessità dei profumi offre sentori di avocado, cedro, salvia e finocchio selvatico; mineralità con tocchi di iodio e pietra pomice. Il bouquet ossigenandosi richiama la pesca bianca, lavanda con chiusura di mentolo. Al palato ricco e di buona avvolgenza, la componente acida è bilanciata da una strepitosa sapidità con un frutto morbido e persistente, con richiami di menta e coriandolo. Colpisce per finezza e tipicità: di fronte a sé una evoluzione di due anni”.



Prezzo: 15 euro in enoteca
Annata 2009, produzione 5.000 bottiglie
Azienda Agricola Zetta Project
Mattia Barzaghi
Il Caggio, località San Donato 13
San Gimignano
Tel: +39 339 6274455
www.mattiabarzaghi.com


Prosecco di Cartizze, Brut, 2009

“Verdolino con riflessi metallici evidenzia uno scintillante perlage di ottima finezza e persistenza. Conquista il naso… Fresco e piacevolmente incisivo esordisce con profumi di frutta bianca, pera del miele, mela limoncella avvolte in un abbraccio agrumato fatto di lime e ricordi citrini raffinati. L’ossigenazione libera sensazioni floreali di fiori di pesco che si alternano a movenze vegetali-aromatiche di sambuco, anice e lavanda. Chiusura delicata e salmastra. Morbida e avvolgente la bocca in perfetto equilibrio con il quadro olfattivo, dalla freschezza pungente, si esalta nel presentare sapide sensazioni fruttate che ci accompagnano a un finale nel quale la pera torna protagonista. Fresco, aromatico…estivo!



Prezzo: 23 euro in enoteca
Annata 2009, produzione 6.600 bottiglie
Azienda Agricola Silvano Follador
Via Callonga 11, Località Follo
S. Stefano di Valdobbiadene (TV)
Tel: +39 0423 900295
www.silvanofollador.it



"Villa degli Spiriti", Sangiovese di Romagna, 2006 Riserva

“Tipico sangue di Romagna dal colore rosso violaceo con riflessi melanzana, con al naso note di cassis e more di rovo. Aprendosi sprigiona note balsamiche e tocchi mentolati con sentori di cioccolato amaro, viola e carrube, rabarbaro. Al palato equilibrato, dal gusto complesso e rotondo, con i sentori olfattivi che ritornano. Emergono i tannini opulenti, ma ben equilibrati con la componente acido-sapida del vino, con finale di bocca che ricorda l’oliva taggiasca”.



Prezzo: 10 euro in enoteca
Annata 2006, produzione 6.000 bottiglie
Tenuta Pandolfa
Via Pandolfa 35
Fiumana Di Predappio (Forlì)
Tel: 0543 940073
www.pandolfa.it




Nero d’avola, 2008, d'Alessandro

“Rosso rubino accesso con lievi riflessi violacei. Al naso frutti rossi, ciliegie, mirtilli, note floreali di geranio. Ossigenandosi richiami di macchia mediterranea, tocchi mentolati, balsamico, leggere sfumature di noce di cocco e anice stellato...finendo minerale. Al gusto: il Sud in tutta la sua potenza ed eleganza, tannini pieni e rotondi con vena acida in finale di bocca sapido con ritorno dei frutti rossi e delle note mentolate”.


Prezzo: 6,50 euro in enoteca
Annata 2007, produzione 30.000 bottiglie
Azienda Agricola d'Alessandro
Centro Direzionale San Benedetto
Agrigento
Tel: +39 06 42142640
www.dalmin.it

lunedì 26 aprile 2010

MACELLERIE D'ITALIA


“La carne del Sandro”. Basta questo passa parola, a chi frequenta la sua bottega di macellaio a Castelletto Merli, nel cuore del Monferrato, per intendere di che cosa si parla. La sua battuta al coltello, di Fassone piemontese, taglio “la rosa”, rimane tra i miei cibi preferiti. Profumo, colore, gusto. Liscia o con un filo d’olio, resta un boccone prelibato. Da anni Sandro Olivetta, macellaio, vizia i suoi clienti con un lavoro artigianale. Scelta dell’animale, cura e nutrizione, giorno per giorno. Magnifico anche il girello per un piatto di albese. Tre euro l’etto. Poi il salame fatto in casa, come la salsiccia, naturale o con aglio e Chardonnay. Diciassette euro il chilo. Consiglio la prima. Preparatela, in cottura, versando un cucchiaio di grappa invecchiata in botti di rovere. Non ve ne pentirete.


DOVE COME QUANDO

Macelleria Sandro Olivetta
Carni di razza piemontese
Macellazione in proprio
Via San Giuseppe, 7
Castelletto Merli (AL)
Tel. 0141918288

IL CIBO DEGLI DEI



Clara e Gigi Padovani, golosoni per bocca e scrittura, ancora una volta ci intrattengono con un bel libro sul cioccolato. Lo fanno con quell’occhio critico che distingue il loro lavoro, appassionato, competente, gustoso. Torino, capitale di tante cose, lo è anche del cioccolato. Chi non ricorda la tenera pubblicità dei due nonnini che si gustano una tazza di cioccolato Talmone… Ecco la Torino, dei salotti, Mulassano, Baratti, Platti, il momento magico per una profumata cioccolata. Anche quella dell’industria, degli artigiani, spesso dimenticati, ma autentici top master del gusto. “Nelle vene di Torino da tre secoli scorre un fluido magico, bruno, profumato e ricco di aromi. Talvolta se ne coglie qualche afflato emergere sotto i portici, nelle piazze, nei cortili, nelle botteghe e nei caffè. Ma bisogna saperlo riconoscere. Ha sentori di vaniglia, mandorle e nocciole tostate, di caffè, cacao, con venature di frutta e miele”, questo è l’attacco, di Clara e Gigi, per la loro ultima fatica: “CioccolaTorino”. Se si togliesse la “i”, sarebbe coccola. Torino si coccola sul serio difendendo il prestigio di tante firme celebri di questo “cibo degli dei”. Le storie, i personaggi, le botteghe, 107 visitate, tra cioccolaterie, pasticcerie, caffetterie storiche, gelaterie, in città e provincia, ma anche le valutazioni, i giudizi critici. Con una bella idea per valutare la cioccolata calda.

Dopo stelle, forchette e quant’altro, i Padovani hanno inventato, rating da una a tre, di assegnare la trembleuse, la tazza in porcellana, del Settecento, stretta e lunga, con due manici e il coperchio per tenerla calda. Duecento pagine curiose e che fanno venir voglia di degustare al più presto. I nostri non sono all’esordio e di loro fa piacere ricordare altri titoli: “Conoscere il cioccolato”, “Gianduiotto mania”, “Passione Nutella”. Anche questa volta sono riusciti a tenere vivo l’interesse e a sorprendere con nuove curiosità.



DOVE COME QUANDO


CioccolaTorino
Clara e Gigi Padovani
Blu Edizioni-Torino
214 pagine, euro 14
www.clarigigipadovani.com

THINGS WE LOVE



Sono dieci, ma garantisco che se ne vanno in un amen. Nelle loro bustine, color oro, questi Moretti, prodotti dal biscottificio Orlando Grondona, di Genova, sono una autentica golosità. Non c’è altro aggettivo, oltre alla altissima qualità. La ricetta è vecchia, come gli anni di questa esclusiva famiglia che li produce. Un interno di pastafrolla alle nocciole piemontesi, ricoperto di cioccolato fondente. Per coccolarsi, per un dopo cena, da provare con un goccio di rhum Zacapa Centenario. Le confezioni da 125 grammi per dieci Moretti, sono comprabili anche all’Esselunga, a 2,59 euro.

CENT'ANNI DI FRAGRANZA
Per tre volte al giorno, da oltre cent’anni a questa parte, preparano 70 quintali di pasta, a lievito naturale, che resta circa undici ore nell’impastatrice. Se non è un record poco ci manca. Ci sono tre posti al mondo che fanno in questo modo. Non usano lievito di birra e nemmeno mescolano. Servono circa cinquanta ore di lavorazione per passare dalla farina al prodotto finito. Gildo e Orlando Grondona, nella Genova nascosta, di Pontedecimo, continuano un lavoro di mugnaio, iniziato da un bis-bis nonno nel 1853. In pista ci sono già i figli: Francesco, Andrea, Massimiliano. Un biscottificio dove la qualità è ad altissimo livello. Dove fragranza, morbidezza, sapore sono qualcosa di più di un semplice biglietto da visita. Un rito quotidiano che nasce “dai lieviti vivi di madre bianca, saccaromiceti e fermenti che vivono e si riproducono nella pasta soltanto a condizioni particolari”, mi spiega Orlando. I macchinari sono pieni di gloria. In caso di guasto vengono riparati. E garantiscono quella cottura lenta e graduale. Bis-cotto, “cotto due volte”, puntualizza Gildo. Lagaccio, corleggeri, moretti, canestrelli, una lunga sequenza di dolcezze uniche. Da tempo non annusavo profumi così lievi, di carattere.



DOVE COME QUANDO

Biscottificio Grondona
Via Campomorone, 48/b
Genova Pontedecimo
Tel. 010 785901
www.grondona.com

martedì 20 aprile 2010

IL 'FLOWER POWER' DI NOE'

Sognatore, visionario, creativo. Con quel nome: Noè, tutto un programma. Stella del design, ma anche architetto: chi ha mai detto che un tavolo per stare in piedi deve appoggiarsi su quattro gambe? Ecco allora, presentato al Fuori salone, Flower Table, creato per la Maison Perrier-Jouët. Soltanto 25 esemplari. La sua firma Noé Duchaufour-Lawrance, nota in Francia dove è nato, a Mende, “a nord di Montpellier”, precisa. Ma anche undici anni passati in Bretagna, a sognare sui passi dei grandi letterati, prima di Parigi. La metropoli. “Amo le installazioni, i contenuti, le emozioni. Basta con le città tristi. Mi piace Milano”. Teatro per il suo tavolo, per tutti un fiore, l’anemone che, prima di lui, ha conquistato Emile Gallé. “Io vedo una donna, che si apre verso il mondo”. Un oggetto di design? “Non lo è, almeno nelle mie intenzioni. E’ necessario per trascorrere un momento, una emozione, per veicolare un attimo. Una scultura vivente”. La sua performance migliore: gli interni del ristorante Sketch di Londra, a Soho.

Trampolino di lancio? “Macché…”, un affacciarsi sulla scena, perché seguono i ristoranti di superchef: Pierre Gaignaire, Alain Senderens. “Da quest’ultimo ho scoperto le delizie della cucina. Le ostriche alla vaniglia, per esempio”. Ci pensa un attimo: “Ma anche i maccheroni alla rosa”. I suoi interni, da Senderens, in Place de la Madeleine, a Parigi, legni storici, tavoli luminosi e specchi incisi, soffitto che reinterpreta le linee di Majorelle, lo portano vicino allo spirito dell’Art Nouveau che incontra il suo design. “Sculture viventi, che ci fanno crescere meglio”, ripete Noé. Che ama anche il cibo, i vini bianchi dello Jura, lo Champagne. E quando vuole gustare la burrata italiana, che adora, va al Café dei Cioppi, a Parigi. Noblesse oblige.


DOVE COME QUANDO

Café dei Cioppi
159 Rue du Faubourg Saint-Antoine
75011 Paris
Tel: +33 (0) 143461014

SUPERMARKET: CERASUOLO TEST

Curiosando tra gli scaffali dell’Esselunga di viale Piave a Milano, mi sono caduti gli occhi sull’etichetta del Cerasuolo di Vittoria che produce appositamente per la grande distribuzione, Gaetana Jacono. Ho voluto provarlo e debbo spendere parole confortanti su questo vino. Elegante, con profumo di lampone, in bocca soddisfa per la sua freschezza, bello e immediato per una colazione a base di salumi e pasta al pomodoro. Resto dell’avviso che anche spendendo meno di dieci euro si può trovare vino giusto. Dalla valle dell’Acate, angolo di Sicilia tra i più affascinanti dell’isola, le vigne di Nero d’Avola e Frappato, danno una buona prova per questa Docg. L’etichetta dello stesso prodotto, che va in enoteca, poco si discosta, dai valori del suo quasi gemello. Ne è convinta la proprietaria, ex farmacista, un po’ per caso e perché troppo appassionata del mestiere di produttrice: “Ho scelto la grande distribuzione e mi sento protetta. Non potrei vendere aspirina, preferisco la campagna”.


DOVE COME QUANDO

Prezzo: euro 7.49 in Esselunga
Annata 2007, produzione 15 mila bottiglie
Az. agricola Valle dell'Acate
Acate (Ragusa)
Tel: +39 0932874166

THINGS WE LOVE


L'Insalata "Andana": crostini di pane e aglio, misticanza, acciughe, olio extra vergine, olive, pomodori e pecorino. Potete gustarla a pranzo, spendendo 18 euro, con un bicchiere di "Acquagiusta" rosato.

DOVE COME QUANDO

L'Andana
Tenuta La Badiola - Località Badiola
Castiglione della Pescaia (Grosseto)
Tel: +39 0564944800
www.andana.it

FUORI SALONE

PER ENOGASTRONOMI


Mi dice il dottor Andrea Nicola, farmacista di Aosta, che dopo le polemiche il suo dentifricio per enogastronomi, nato per rispettare il potere sensoriali delle papille gustative, é stato finalmente accettato. E' a base di olio essenziale di salvia, argilla, nota per le sue proprietà abrasive e aloe barbadensis, come difensore delle gengive e costa euro 7,80 per 100 g.

Farmacia dottor Nicola
Viale F. Chabod, 18
Aosta
www.dentifricioenogastronomi.it

domenica 18 aprile 2010

AMUSE BOUCHE DI ANNE SOPHIE PIC




Non a caso sulla presentazione del sua maison ha scritto: “La cucina per coloro che amiamo, la più bella prova d’amore”. Le sue mani, piccole, sembrano raggiungere l’impossibile. Sono come quelle di un pittore. Precisi colpi di pennello, per rendere sostanza e colore, un pezzo unico. Il suo teatro non è una tela bianca, ma la cucina. Anne-Sophie Pic è la migliore chef di Francia, tra i primi al mondo. Non c’è improvvisazione. Nemmeno al Fuori salone del design, dove tutto scorre veloce e dove la ritrovo più che mai decisa a farmi assaggiare i suoi amuse-bouche, per lei, bon bon, per me. Quello confezionato con cetriolo e ostrica è geniale, oltre che super goloso. Accompagnato al Grand Brut, Perrier-Jouët diventa un superbo esercizio sensoriale. Alle sue spalle ci sono quattro generazioni di ristoratori, a Valence, sponda del Rodano, nella regione della Drôme. “Ho studiato economia e commercio, viaggiato, ma ho saputo adattarmi, questo è un bel fatto per la mia vita. Ho imparato a cucinare”. Piccoli segreti della sua fiaba.




Una cucina essenziale, con i sapori della campagna, i legumi che lei adora. Gli asparagi per esempio. “Quello bianco, meno dolce del tradizionale. Lo servo con coquillage, vinegrette a base caffè. Si esaltano i sentori di iodio. Utilizzo anche un limone particolare, chiamato ‘mano di budda', allevato a Eus, vicino Perpignan, da Michel Bachès. Un bel mix con molluschi e acciughe”. Il limone è un altro di quegli elementi che Anne-Sophie utilizza, scoprendo la grande versatilità. Mi racconta del Sudachi, agrume giapponese e del suo impiego nel foie gras. E ancora: i fiori d’arancio per accompagnare il pesce. Dolce o salato? “Nessuno dei due. Mi affascina l’amarognolo, un gusto non popolare, non facile. Per me è un terreno di esplorazione. Sto provando con carne di capriolo, cacciagione in generale, polvere di caffè, pompelmo, in confit, con le salse…”. Mai contenta, con quelle mani che esplorano i prodotti della sua cucina, raffinatissima: polli, tacchini, maiali, vitelli della Limousine. Senza mai dimenticare i legumi, la sua forza. Da lei si può mangiare spendendo 28 euro, al suo bistrot “7”, stesso numero della strada Nazionale che attraversa la regione. Menu speciale a pranzo: due antipasti e scelta tra pesce o carne.

Hai ancora attimi per te, i tuoi amici, dove mangi spendendo 50 euro?

“Mangio a casa, mi sposto poco, ho un figlio di quattro anni e mezzo, Nathan. Cucino per gli amici, per mio marito David. Amo la mia famiglia, ho investito su di loro. Quando capita vado alla Treille Muscate, in un villaggio provenzale, che fa sognare, Cliousclat Mirmande, a Sud di Valence. Sapori mediterranei, che conciliano con il relax e il buon vivere”.


DOVE COME QUANDO



Bistrot 7
285, Avenue Victor-Hugo
Valence (Drome)
Tel: +33 (0) 475445386
www.pic-valence.com






La Treille Muscate
Cliousclat Mirmande
Tel: +33 (0) 475631310
Room rate: da euro 75
Lunch: euro 20






Pépinière Bachès
Agrumes et Oliviers
Mas Bachès
66500 Eus (près de Prades)
Tel: +33 (0) 468964291


giovedì 15 aprile 2010

LA MATITA DI PATRICK

Design, design, design… Le giornate milanesi, con il fuorisalone a ricordare che anche un po’di creatività non guasta per farci star meglio e sorridere. Sorseggiando qualche lacrima di champagne, Mumm, Cuvée Privilege, per l’esattezza, le bollicine biancorosse sono sempre ben accette, ho scambiato due parole con il designer Patrick Jouin. L’inventore del Pasta Pot, con la complicità di Alain Ducasse, mi ha fatto, di questo tegame, uno schizzo sul taccuino e mi ha precisato che è ottimo “per fare anche il risotto”. Semplice nell’estetica, funzionale e soprattutto eccellente nel trattenere gli amidi, completamente assorbiti dalla pasta, come per gli ingredienti del sugo. Alessi produce questo importante pezzo della collezione Jouin, che ha collaborato e collabora con Renault, Cassina, Ligne Roset, Murano, Kartell e altri marchi. Pochi sanno che il designer, nato a Nantes, ma da anni accasato a Parigi, ha come hobby, la pittura, a olio, e ama i grandi vini di Borgogna, davanti a tutti Romanée Conti. Questa sensibilità lo ha portato a lavorare e creare gli interni per almeno una ventina di ristoranti di prestigio. In particolare per il gruppo Ducasse: Plaza Athénée, gli interni dei ristoranti alla Tour Eiffel, il Benoit Bistrot e la Be Boulangépicier, fast food gourmand, al numero 73 di boulevard de Courcelles, il Mandalay Bay a Las Vegas, il Mix di New York, il Dorchester a Londra…

La cucina è un mondo che affascina Jouin. Fedele a Parigi e ai suoi bistrot, Patrick sceglie ogni giorno, di spendere cifre inferiori ai 50 euro, pranzando dove?

“ A Le Square Trousseau per esempio, dove posso gustare anche il vegetariano, ma confesso: sono un fedele delle suggestions du jour. Spendo anche meno di trenta euro. Spesso vado da Benoit, il bistrot di Ducasse, un locale che vanta una bella storia, in rue Saint Martin”.

Alla sera?

“Il lavoro dei designer ha orari lunghissimi, a volte ci si accontenta di un aperitivo. Ma quando ho tempo mi piace andare in Rue de la Grange Batelière, al ristorante “I golosi”, cucina italiana, in particolare veneziana. Lo ammetto, sono goloso”.

DOVE COME QUANDO

I Golosi
6 Rue de la Grange Batelière
Paris
Tel: +33 (0) 148241863
www.igolosi.com

Benoit Bistrot
20 Rue St Martin
Paris
Tel: +33 (0) 142722576
www.benoit-paris.com

Le Square Trousseau
1 Rue Antoine Vollon
Paris
Tel: +33 (0) 143430600
www.squaretrousseau.com

CONFIDENTIAL FOOD





SAVIO BINA, sommelier e gourmet.
Ecco il suo 'hot tip' per questa settimana:




UN PATE' CHE SCOTTA


“Ecco un prodotto straordinario per la sua semplicità di cui mi sono innamorato negli ultimi tempi. Peperoncino del Salento, invasettato sotto forma di patè; a fargli compagnia solo del buon olio extra vergine. Parliamo dell'azienda Vizzino, nel sud del Salento. Una azienda semplice e sana come i suoi prodotti, figli della tradizione contadina, buoni e versatili. Il patè di peperoncino lo uso ovviamente per i miei spaghetti aglio e olio che condisco praticamente a freddo. Scolo della buona pasta al dente in una padella ampia in cui ho messo olio e aglio schiacciato (e se è stagione anche dei germogli di aglio) e un cucchiaino di patè di Vizzino. Solo allora accendo il gas e salto velocemente. In questo modo evito di rovinare il sapore dell'olio che non frigge e l'aglio non si brucia. Perfetti a mezzanotte”.

DOVE COME QUANDO


Vizzino
Orto Buono, Cooperativa
Minervino di Lecce (Le)
Strada per Giuggianello
Tel: +39 0836 818069
www.vizzino.it

martedì 13 aprile 2010

DEI E CAVALLI



Se Noè degli Dei, cavallo, sapesse che c’è un vino che porta quel nome chissà come la prenderebbe. E viceversa. Dimenticavo, c’è anche Didone degli Dei, è un cane, che per brevità, tutti chiamano Lupo. La sostanza è che fanno parte della vita di Tommaso Cavalli, viticoltore, agricoltore, allevatore di cavalli da trotto, figlio dello stilista Roberto, a Panzano in Chianti. La Tenuta degli Dei, programma impegnativo. Fare vino perché te lo chiedono le circostanze, e scoprire col tempo, che la passione può saltar fuori. “Come è accaduto a me, dieci anni fa sapevo poco, ma vivevo in campagna, per scelta”. Un azzardo calcolato.

Ci ritroviamo nella casa milanese di suo padre, trionfo del bianco e del minimalismo, Tommaso vestito di nero, si racconta, davanti a Carlo Ferrini, il suo enologo, il creatore di rossi che hanno segnato, in positivo, la rinascita del vino italiano.
“E’ entrato nel ruolo”. Parla di acidità, profumi, resa per ettaro: “E’ una soddisfazione, ma sono ambizioso, mai contento, vorrei arrivare ad avere un vino di personalità”. Le annate sono tre, una quarta in uscita, il 2008. Dalle 5000 bottiglie del 2005 alle 34.000 del 2007, il cammino è questo. Avanti con il blend di Merlot, Cabernet, Cabernet Franc, Alicante e Petit Verdot. A capire che cosa sta accadendo in queste bottiglie aiutano i piatti dello chef Marco Stabile, dell’Ora d’aria di Firenze, che cucina in esclusiva.
Il riso con ragù di sgombro e polvere di prezzemolo, così come il maialino croccante con crema di arancio, confermano quanto sia interessante il lavoro che sta portando avanti questo cuoco. “Sono ammaliato dai suoi piatti e dalla creatività di questo chef – dice Ferrini – Fanno il pane, presentano tanto il maiale quanto il pesce in modo davvero goloso, e utilizzano il colore. Quando ci fu la mostra su Chagall, a Pisa, preparò un menu dedicato all’artista. Un bel percorso gastronomico spendendo 45 euro”. Ferrini è convinto che per questo vino i margini di miglioramento sono d’obbligo, magari cambiando qualche componente del blend. “La Regione Toscana ha appena varato un piano che prevede la piantumazione di altri vitigni. Penso al Marsellan, personalmente lo apprezzo molto”. Tommaso ascolta e annuisce.
I progetti alla Tenuta degli Dei, sono tanti, non manca l’euforia. A chi la priorità?
“Il sogno è quello di mettere il Petit Verdot in bottiglia, in purezza. E creare un nuovo impianto a Panzano, circa tre ettari di vigna”.
A tavola qual’è il tuo piatto preferito e dove mangi con cinquanta euro, lontano da Panzano?
“Sono goloso di carne, la bistecca alla fiorentina è una passione. Un luogo che frequento è la trattoria “Il sostanza”, a Firenze. La “fiorentina” è strepitosa, fanno anche la “doppia”, alta quanto una spanna di mano. E non mi faccio mai mancare il tortino di carciofo”.
DOVE COME QUANDO

Trattoria Il Sostanza
Via del Porcellana, 25/red
Firenze
Tel: +39 055 212691

Ristorante Ora d'aria
Via Ghibellina, 3/red
Firenze
Tel: +39 055 2001699

sabato 10 aprile 2010

CACCIUCCO ALLA ZAZZERI




Oggi ho passato qualche ora con Luciano Zazzeri alla Fiera del vino di Verona. L’ho conosciuto molti anni fa, dal principe Corsini, a San Casciano Val di Pesa, inseguendo un suo millefoglie che non avrò mai il piacere di gustare perché qualcuno più goloso, allungò prima di me la mano e la bocca. Poco importa perché da questo chef sono stato al suo ristorante "La Pineta", e di lui ho scritto: come cucina il pesce ha pochi rivali. Il panino con la trippa di mare, il cacciucco in oliocottura, le triglie alla livornese... E’ un cuoco, ma anche un autentico pescatore, va a caccia e utilizza ancora la civetta per prendere le allodole. Da li sono partito per presentare il libro scritto da Patrizia Turini su di lui: “La baracca dello Zazzeri”. Così ho ricordato il mio amico, scrittore, Martin Hocke, e la sua trilogia su gufi, civette, barbagianni. Così ho ammirato questo libro, composto bene, logico, con belle immagini di Bruno Bruchi, i commenti. Naturalmente le ricette. Un laboratorio questa “baracca”, che baracca non è, ma un ex stabilimento balneare, sulla spiaggia, in riva al Tirreno, con gli interni in legno, i colori bianco e blu, a Marina di Bibbona, provincia di Livorno. Ho brindato sorseggiando “La Poja”, un Valpolicella prodotto da Marilisa Allegrini, che ci ha ospitati. Tutta la storia di Luciano, la luce del giorno, i tramonti, il vento che sbatte contro i vetri, la polvere d’acqua sollevata dalle mareggiate. E la sua cucina che auguro non tramonti mai.
LA BARACCA DELLO ZAZZERI



Autore: Patrizia Turini
Casa Editrice: La Pineta
Prezzo: euro 49
Pagine: 288
Lingue: Italiano e Inglese





DOVE COME QUANDO
La Pineta
Via dei Cavalleggeri nord 27
Marina di Bibbona, Livorno
Tel: 0586 600016
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