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lunedì 28 febbraio 2011

LUNA PARK DA VITTORIO




Un luna park di macaron, spume, gelatine di frutta, pistacchio, cioccolato ecco di quanto sono capaci in cucina i Cerea, a Brusaporto, nel loro Relais "da Vittorio".  Così finiscono le cene in questo tempio del mangiar bene a pochi chilometri da Bergamo. Sfoggio di cibi di qualità, ma anche di alta creatività da parte dello staff dei pasticcieri governati comunque dai due chef patron, i fratelli Chicco e Roberto. L'ottovolante di macaron è finito in un amen. Il gran buffet di dolci, creme e cioccolato ha fatto poca resistenza sotto la pressione dei gourmet. Si è arreso anche uno degli aiuto pasticciere, Fabio Rubbio, sorpreso dall'obiettivo fotografico, mentre dispone gli ultimi ritocchi.
   



DOVE COME QUANDO




Relais Chateaux
'Da Vittorio'
Via Cantalupa, 17
Brusaporto (BG)
tel +39 035681024
www.davittorio.com





domenica 27 febbraio 2011

IL POLSO DEI VINI DEL SUD, UN TEST


Aspettando Verona: come sta il vino del Sud Italia?”: è questo il titolo del forum organizzato per il secondo anno dal giornale on line Cronachedigusto.it in programma mercoledì 2 marzo a Palermo al Castello Utveggio a partire dalle 9,30. Il forum si svolgerà in due sessioni: quella del mattino, tema: “Dalla terra alla bottiglia”, dedicata al mondo della produzione e del marketing; quella del pomeriggio, dalle 14,30, sul tema “Dalla bottiglia alla tavola”, dedicata al mondo del commercio, della grande distribuzione organizzata e dei consumatori e sarà una occasione per mettere a confronto produttori del Sud Italia (Sicilia e Campania in particolare). Durante il Forum verranno presentati i dati di un’indagine condotta da Cronachedigusto.it che ha sottoposto un questionario a oltre cento aziende vitivinicole del Meridione. «Per il secondo anno consecutivo – spiega il direttore di Cronachedigusto.it, Fabrizio Carrera – tastiamo il polso al vino del Sud Italia. In questo momento di crisi molte aziende guardano all’export per risalire la china: è questo l’unico rimedio? Cercheremo di scoprirlo nel corso del dibattito». La manifestazione sarà trasmessa in streaming in diretta su www.cronachedigusto.it

sabato 26 febbraio 2011

WINE BLOG-NOTES



Cosa può diventare una goccia di vino catturata dall'occhio e dall'obiettivo fotografico di Davide Dutto. Il fotoreporter ha appena rinnovato il suo Blog-notes con una serie di immagini su cibo e vino elaborate dopo una visita a Eataly in Torino.

DOVE COME QUANDO



Blog-notes
Davide Dutto fotografo
via Muratori, 32
Fossano (Cn)
tel. +39 348 1203520
www.davidedutto.com
http://blog.davidedutto.it/?p=3315

THINGS WE LOVE


There are two reasons to visit the Italian designer Luisa Beccaria's store in the heart of Brera in Milan.  The first, fairly obviously, is the enchanting store and the delicious collections it contains.  The second is Maia.   Full of enthusiasm for life, she is always welcoming and ready to ask and, more importantly, listen to how you are.  Her discerning eye sums you up in a second, and her direct but kind advice on what will suit you, combined with the fairytale beauty of the clothes, make it impossible to leave without something tucked under your arm.  And should you be looking for somewhere to stay, you could do worse than to kip down at Maia's favourite nearby restaurant, the Resentin, where she goes to eat most days usually spending no more than euro 40.00.  Known primarily for its typically Milanese dishes and its famous customers including, amongst others, Domenico Dolce, Umberto Ecco, Sophia Loren and, in the past, Vittorio De Sica, it is also a small luxurious guest house with only four beautifully presented rooms, each named after a street from the surrounding district, now owned by the Italian singer Eros Ramazzotti.


DOVE COME QUANDO

Restaurant Il Resentin
Via Mercato 24
Milano
Tel: +39 02 875923
www.resentin.it
From: 290 euro a night



Luisa Beccaria
Via Formentini 1
Milano
Tel: +39 02 863807
www.luisabeccaria.it

venerdì 25 febbraio 2011

IL MONTEPULCIANO DEGLI DEI





Tutto scivola tra le note musicali che escono dal pianoforte dove le mani di Caterina Dei si rincorrono da destra verso sinistra e viceversa. Il silenzio della collina di Montepulciano è fortunata per questo incontro.  Musica e vigna trovano l'armonia. Sui muri di villa Martiena rimbalza il suono come in cantina il profumo del mosto. "Vino e musica non hanno bisogno di grande comunicazione, parla attraverso i sensi quanto stai conoscendo...", dice Caterina prima di condurmi in cantina. Oggi accanto alla musica c'è il vino. Montepulciano è ingiustamente relegato in una sorta di sudditanza psicologica nei confronti di Montalcino dove si produce Brunello. Ma è un errore. Il vino che si fa qui è giusto. Il Sangiovese, nella varietà Prugnolo Gentile, trova una bella espressione. Come la Riserva 2004 del vigneto Bossona che degusto in compagnia. Un cru voluto dal nonno Alibrando negli Anni '60, accudito successivamente dal figlio Glauco, imprenditore edile e coccolato dalla nipote, Caterina che oggi ne fa un vanto dell'azienda. Alla finezza segue l'eleganza, tannini morbidi, note ferrose, pepe, liquerizia,  balsamico al palato. Mi avventuro verso il 2006, trovo ancora finezza, armonia, profumo di petalo di rosa, fragoline di bosco di Tortona, in bocca la souplesse dei grandi cru francesi di Borgogna. "Nei miei vini volevo pulizia e dolcezza dei tannini", dice la produttrice. Accontentata dal consulente di casa, Niccolò d'Afflitto che ha imposto alla vigna una cura esagerata. "Un giorno mio padre è rimasto di stucco a vedere il 50 per cento dell'uva in vigneto a terra durante i diradamenti di luglio", spiega Caterina. Ma chi suona e ama la musica sa quali sono i conti da fare: mai arrendersi. Come per il Nobile base annata 2008 che assaggio: bella complessità, note di ciliegia, profumo di petalo di rosa. Non è il figlio arrivato per caso. E' un vino che rende onore a chi lo fa e chi lo beve. Come quando Caterina suona e canta: non si resta insensibili. Nemmeno di fronte alla cantina nuova che sarà pronta tra qualche mese. E' tutta in travertino, la pietra che ha seguito l'attività professionale di Glauco, suo padre. La mostra orgogliosa dopo aver reso omaggio a quella storica dell'azienda. La vista in giardino corre verso la collina di Pienza. Su una parete Caterina ha fatto incidere una frase dal libro del Siracide (32, 5, 6): "Sigillo di smeraldo in una guarnizione d'oro è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino".   



DOVE COME QUANDO


Maria Caterina Dei
via di Martiena, 35
Montepulciano (Si)
Tel. + 39 0578 716878
www.cantinedei.com




Produzione: 200 mila bottiglie
Ettari di vigna: 52


Nobile di Montepulciano
Riserva Bossona 2004
Bottiglie: 20 mila
Prezzo in enoteca: 30 euro


Nobile di Montepulciano 2008
Bottiglie: 90 mila
Prezzo in enoteca: 15 euro


Rosso di Montepulciano
Bottiglie: 90 mila
Prezzo in enoteca: 8-10 euro


Sancta Catharina 2009
Supertuscan
Bottiglie: 5 mila
Prezzo in enoteca: 30 euro






giovedì 24 febbraio 2011

VENT'ANNI DELLA CREDENZA




DOVE COME QUANDO


La Credenza
Via Cavour, 22
San Maurizio Canavese (To)
Tel. 011 9278014
www.ristorantelacredenza.it

CHE BRUNELLO A QUEL POGGIONE


Invidiabile la posizione di questa storica tenuta di Montalcino nel cuore di Col d'Orcia. Negli anni la crescita della cantina voluta dalla famiglia Franceschi è stata progressiva ed efficiente. Belle le vigne, magnifico il suolo, molto interessante il vino affidato a uno staff condotto da Fabrizio Bindocci. Un vino che a ragione ritiene di poter essere importante e dire la sua anche in virtù della nuova cantina che domina regale il bel colpo d'occhio dei vigneti. Il vino qui si è fatto e si fa per passione e Bindocci, nel tempo ha trovato quell'equilibrio che nel vino è fondamentale come nella vita e nell'organizzazione della tenuta. La cantina dispone di saloni ampi e un ottimo senso estetico. Le botti grandi hanno i loro spazi, così come le barrique, i tini di inox e la sala degustazione. Ho assaggiato un Brunello di Montalcino annata 1980, quindi più o meno trentenne, un vino di stoffa, con piacevolezza e armonia. Ai profumi di inchiostro, anice stellato, canfora, cenere, grafite ho sentito anche la buccia d'arancia candita. Insomma una buona-ottima sorpresa data l'età. Un gradino meno, a mio giudizio, l'annata 1990 anche se la trama ancora elegante e un corpo tannico con alcol pungente mi hanno fatto pensare a un vino che lentamente sta infilando il viale del tramonto. Così è il vino, così va su queste colline toscane. Così vuole la mano di Fabrizio che ama il vino di stoffa, forse troppo carico di alcol per arrivare il più lontano possibile nel tempo. Questo va bene se si cerca uno stile. Dunque arrivo alla Riserva 2005, in questa edizione soltanto 12 mila bottiglie, "contro le 35 mila di norma che produciamo, per coerenza verso la qualità", mi ha spiegato Alessandro Bindocci, figlio, anche lui in azienda.  Un vino ben strutturato, complesso con sentori di tabacco e liquerizia, ma sempre con quella vena acida che fa pensare all'attesa di qualche anno ancora per arrivare al suo meglio. Come del resto il Brunello base 2006, l'annata appena uscita, che mi ha lasciato perplesso su un certo sbilanciamento della struttura, tannini spigolosi, ma i sentori di prugna, tabacco, liquerizia, cacao, buccia di arancia amara ben riscontrabili. Qui ci vuole tempo e pazienza.  




DOVE COME QUANDO

Tenuta Il Poggione
Sant'Angelo in Colle
Montalcino (Siena)
Tel. 0577 844029
www.tenutailpoggione.it

Ettari: 118
Altitudine: 150-400 metri
Produzione: 500 mila bottiglie




Brunello di Montalcino 2006
Bottiglie: 200 mila
Prezzo in enoteca: 35 euro

Brunello di Montalcino 
Riserva 2005
Vigna Paganelli
Bottiglie: 12 mila
Prezzo in enoteca: 45 euro

Brunello di Montalcino 1990
Bottiglie: 130 mila

Brunello di Montalcino 1980



mercoledì 23 febbraio 2011

TUSCAN REMEDY



After a comfortable, uninterrupted night's sleep what better than to wake up for breakfast in a place that offers a feast for the eyes.  Strategically placed in the heart of Tuscan wine country between the vineyards of the owners, Il Poggione, and Col d'Orcia the agriturismo Il Poggione is an old estate farmhouse that has been restored and divided up into seven independent flats, which can be rented individually or all together, with accommodation ranging from a nest for two to the more spacious option for five guests.  



The decoration, above all in the smaller apartments, is quite sparse, but well suited to the hot summer weather.  Each apartment has its own area outside complete with table and chairs, whilst there is a communal pool just below the farmhouse which benefits from a constant breeze, important in the hot months of July and August.  
The position is wonderfully secluded, offering a complete escape from the trials and tribulations of everyday life but for holiday makers with itchy feet there is plenty to do in the immediate area from exploring the cellars of the 250 winemakers of Montalcino to a quick pilgrimage to the spiritual abbey of Sant'Antimo.  Further afield are the delights of towns and cities such as Siena, San Gimignano and San Casciano dei Bagni with its natural springs and sophisticated spas.  A car is, however, essential as the agriturismo is down a dirt track lined with its spiky vegetation and halfway down the valley.  Prices start at euro 600 for a week.








WHERE WHEN HOW


Agriturismo Il Poggione
Località S.Angelo in Colle
Montalcino (SI) Italia
Tel. +39.0577.844029

www.tenutailpoggione.it

MONTALCINO: ABBAZIA DI SANT'ANTIMO


BRUNELLO COL D'ORCIA, ARIA DI BORGOGNA



Potendo scegliere nei giorni di assaggi a Montalcino indico tra i miei preferiti il Brunello Col d'Orcia 1983. Una annata forse difficile da trovare, ma Edoardo Virano, amministratore della Tenuta, mi ha assicurato che di quella annata ne sono state prodotte circa 80 mila  bottiglie. Dunque c'è un filo di speranza... Un rosso di grande carattere, elegante, fine con quelle note lievi di liquerizia, fieno stagionato, un po' "pinotteggiante", se nessuno si offende. Proprio quella leggerezza superbamente strutturata che segna i grandi Pinot Noir di Borgogna. E, per dirla con il mio vicino di tavolo, l'avvocato fiorentino Paolo Baracchino, naso eccellente, con "sentori della mattonella Zuegg, quella che anni fa i genitori davano ai figli prima di andare a scuola per rifocillare il palato a metà mattina...". Detto questo anche il 1991 si è rivelato di alto livello, in linea con tutti i Brunelli Col d'Orcia degustati: finezza, eleganza e complessità. Una caratteristica che segna le scelte e il percorso della tenuta condotta da un team guidato dal conte Francesco Marone Cinzano. Bene i Brunelli presentati, diciamo di stagione. Il Poggio al Vento Riserva 2005, con note di viola, un continuo richiamo alla Borgogna, petalo di rosa, chiodo di garofano e prospettive di lunga vita. Un po' indietro il base 2006 con sentori di tabacco da pipa, grafite e una invitante eleganza per nulla stucchevole per un vino del genere.



DOVE COME QUANDO


Tenuta Col d'Orcia
Via Giuncheti
Montalcino (Siena)
tel. +39 0577 80891
www.coldorcia.it


Sant'Angelo in Colle
Ettari 142
Altitudine 450 metri
Produzione: 800 mila bottiglie


Brunello di Montalcino 2006
bottiglie: 190 mila
prezzo in enoteca: 28-30 euro


Brunello di Montalcino 2005
Poggio al vento Riserva
bottiglie: 10 mila
prezzo in enoteca: 40-42 euro


Brunello di Montalcino 1983
Produzione: 70-80 mila bottiglie

martedì 22 febbraio 2011

IL PREMIO SOLDERA


Un'altra tappa importante nel cammino del vitivinicoltore Gianfranco Soldera produttore di Brunello di Montalcino a Case Basse. Domani a Roma, nella sala del Mappamondo a Montecitorio, saranno consegnati i diplomi del "Premio Internazionale Brunello di Montalcino Case Basse Soldera 2010 per giovani ricercatori".  Ex broker d'assicurazioni, Soldera è tra i vignaioli più autorevoli del mondo, ha 74 anni e da oltre quaranta produce vino a Montalcino. "La terra è la vita: non ho mai dato veleni sul suolo, in vigna, ai miei vini". Tra i prossimi progetti un vigneto di Sangiovese coltivato ad alberello.

SFIDE DI CHEF:ROSSI BATTE GLOWIG



Mi aspettavo di più da Oliver Glowig, chef  tedesco da qualche mese a Montalcino in cucina a Poggio Antico. Delizioso il suo rotolino di capriolo con purea di castagne e salsa al pepe bianco. Tutto li però. Un po' poco per questo bravo cuoco già conosciuto in Italia per aver lavorato a Capri. Non voglio giustificarlo tirando in ballo i tempi di arrivo dei clienti e le cotture. Sono dettagli che oggi possono essere tranquillamente superati. Pubblico la foto degli scampi con cuore di carciofo, burrata e crema di patate, piatto interessante forse da potenziare. Mi è sembrata da rivedere l'organizzazione della sala e di chi ci lavora. Sorprendente invece Roberto Rossi lo chef del Silene di Seggiano che ho testato un anno fa, proprio a febbraio. Roberto nelle serate del Brunello ha dato ancora una prova di quanto è bravo e con lui sua moglie Marinella. Il suo raviolino ripieno al piccione ha sfoggiato gusto e semplicità disarmanti. Qualcuno che da' i voti prima o poi lo scoprirà e dirà che è da stella...   



DOVE COME QUANDO


Il Silene
località Pescina
Seggiano (Gr)
tel. 0564 950805
www.ilsilene.it


Poggio Antico
località I Poggi
Montalcino (Siena)
tel. 0577 849200
www.poggioantico.com



LA STRADA DEL BRUNELLO



Il Brunello non può essere considerato un fatto di marketing prima che un vino.  Non è più corretto affidare la dicitura "grande annata" e la conseguente attribuzione delle stelle all'annata in esame perchè non è più sufficiente. Dai test dei degustatori dell'ultima presentazione avvenuta a Montalcino emergono sempre più perplessità, dubbi e richiesta di tempo per giudicare correttamente i vini. Così è stato anche nell'ultimo fine settimana per l'annata 2006. Troppo diversi e discordanti i valori e le sensazioni riportate davanti ai vini delle varie aziende. I Brunelli degustati richiamano una altalenante differenza gustativa che non può essere considerata simbolo di un vino tipico. Quindi è il caso di considerare in futuro un eventuale posticipo temporale della presentazione affiancando una spiegazione più corretta di questo vino che in base alle zone diverse della collina di Montalcino non è minimamente massificabile. Brunello ha ripreso a vendere all'estero che resta la sua vera roccaforte con circa il 70 per cento. Rimane da vedere se è destinato a  essere relegato sempre in quel ruolo oppure se ha la forza di diventare un vino del proprio territorio. Forse la nuova strada dell'individualismo lo conduce proprio li. 
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