Non è l'acquario di Genova, ma la splendida chiesa sconsacrata di San Paolo Converso a Milano. Luogo magico e mistico dove i soci dell'esclusivo club Cercle hanno celebrato due annate di Dom Pérignon: il vintage 2003 e il vintage rosé 2000. Estetica ed esperienza sensoriale hanno trovato un meraviglioso equilibrio di fronte alla performance artistica di Marco Foltran e dello chef Riccardo De Pra del ristorante Dolada di Plois d'Alpago, in provincia di Belluno. Un forte contrasto tra "l'ibridazione iconica" di Foltran tra cultura occidentale e orientale e la performance dello chef. Un banchetto originale con tavolo in cristallo al posto dei piatti e proiezione di fondali marini che corrono, mentre i commensali degustano bollicine stilisticamente impeccabili e piatti che portano messaggi salutistici. Le scelte di Riccardo, in questi mesi impegnato a Londra in una ricerca professionale di se stesso, hanno permesso di considerare l'efficienza gustativa del salmerino alpino, pesce che vive soltanto in acque gelate dei laghetti alpini, il granchio della laguna veneta servito croccante in raviolo a forma di chela e marinato con corallo rosso e tartufo nero, la trota d'Alpago, abitante dell'acqua gelata dei torrenti, servita priva di lische e senza essere tagliata sull'addome con la tecnica giapponese honenuki sakana. Un messaggio di alta cucina, ma anche di rispetto per la natura che fornisce straordinaria materia prima per il sostentamento dell'uomo.
Nessun commento:
Posta un commento