Del suo Heymann-Lowenstein Ulhen Roth Lay, Riesling allevato lungo le sponde della Mosella, nel distretto di Winningen, Reinhard Lowenstain ne esporta 5000 bottiglie in Italia su 14 mila che produce. Buona parte a Napoli. Ottimo segno, significa che non ha identità l'intenditore in grado di capire un bianco davvero speciale come questo. Equilibrio e mineralità, complessità e delicatezza, note di pietra focaia, vaghe similitudine con la Borgogna, danno la misura di un vino che si accompagna volentieri a primi piatti, ma sa strabiliare anche a tutto pasto. Il segno è la mano del suo facitore, Reinhard che lavora la vigna secondo i principi naturali, ma soprattutto assecondando quel magnifico territorio che abita. Come con lui, ho chiacchierato con Marié-Helene, enologa e moglie di Jean-Michel Deiss, proprietari dell'alsaziano Domaine Deiss a Bergheim. Un'idea ancora più radicale nella testa di Marié-Helene: "Si parla di qualità, ma quali sono i parametri. Non è forse meglio sentire l'anima e lavorare bene la terra che ci è capitata tra le mani?". Lei ha fatto e fa così. I suoi vini sono poco noti ai più, ma sulla bontà non si discute. Schoffweg 1er Cru, è una splendida passerella di Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Nero, Pinot Meunier e altri vitigni allevati in terreni poveri, ricchi di marna e calcarei. Gli stessi per Mambourg Grand Cru, a Sigolsheim, una tradizione che risale al Medioevo quando la terra apparteneva a monaci e signori, che rivela soavità e potenza, complessità e lascia intendere una vita lunghissima.
Reinhard, ritratto nell'immagine con Cornelia Heymann, sposa e suo braccio destro in cantina, per lei ha fatto una magnifico Aulese Goldkapsel in appena 500 bottiglie. Introvabile e costoso: 120 euro per mezza bottiglia. Ne vale la pena. L'annata 2009 richiama profumi di albicocca e frutti gialli esotici. Non sdolcinato, secco, temperato, ben equilibrato con un richiamo ai passiti ungheresi come Tokaji Aszù, ben controllati nell'attacco dalla Botrytis e fatti per durare nel tempo, come Yquem. Presentato a cena, Marié-Helene ha risposto con un Pinot Gris Sélection des Grains Nobles, annata 2005. Grande exploit in bottiglia, grande passione da parte del Domaine Deiss nella cernita delle uve surmature e nella costruzione di questo nettare. Molto meno caro del precedente, circa la metà. Il primo provato su formaggi di Roncofreddo, il secondo sul dolce. Entrambi in trionfo.

Heymann-Lowenstein
Bahnhofstrasse 10
Winningen
Tel. + 49 2606 1919
www.heymannloewenstein.com
Produzione: 100.000 bottiglie
Ettari di vigna: 16
Domaine Marcel Deiss
15 Route du Vin
Bergheim (Alsazia)
Tel. 03 89 736337
www.marceldeiss.com
Ettari di vigna: 27
Nessun commento:
Posta un commento