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giovedì 6 dicembre 2012

IL FIASCO, VENT'ANNI DOPO


Il fiasco Ruffino, emblama del Chianti nei secoli, ritorna in tavola. Vent'anni dopo. Nuovo look, la forma è più allungata, meno panciuta, il fondo è piatto non rotondo, al posto della paglia c'è la carta. Così Ruffino rilancia il simbolo di un'Italia enologica che non esiste più, ma che ha segnato il tempo a tavola.



Annata 2011, circa 45 mila bottiglie, per il nuovo fiasco Chianti Docg, contenuto un litro, che porta la dicitura "Superiore" e i colori classici dell'azienda che lo produce. La Ruffino è controllata interamente dall'americana Constellation Brand. Gli ettari di vigneto della tenuta sono circa 600, dalle uve sono prodotte 1,3 milioni di casse circa con i brand Riserva Ducale, Riserva Ducale Gold, Il Ducale, Chianti Superiore, Lumina, Modus: circa il 50 per cento delle vendite è sviluppato da Constellation negli Stati Uniti. Il colosso Usa ha di recente nominato Sandro Sartor, ex Diageo, direttore generale di Ruffino. Le vendite dell'ultimo anno sono cresciute nel mondo del 26 per cento circa. 





"Badiamo alla concretezza estetica e alla sostanza", ha detto Sandro Sartor. Nessuna nostalgia per i riccioli di paglia che hanno segnato la lunga vita del vecchio fiasco. In bottiglia c'è Sangiovese e una minima percentuale di Syrah. Il vino si presenta color granata con sfumature mattonate, le note sono di frutta rossa e lieve speziatura. Buono l'equilibrio tra acidità e minerale. Un rosso tutto sommato facile da affrontare a tavola anche se il prezzo è tendente all'alto con 18 euro a bottiglia al ristorante e 12-14 in enoteca. Bene augurante l'esordio milanese al nuovo ristorante Pisacco di via Solferino.





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