My Slow Burning Life: DEFILEE KRUG A VILLA CRESPI SUL LAGO

giovedì 15 marzo 2012

DEFILEE KRUG A VILLA CRESPI SUL LAGO

I due Clos della Maison Krug presentati insieme. E' la prima volta che accade. Acquistato nel 1994 e uscito in via sperimentale nell'annata '95 il piccolo appezzamento di vigna, appena 0,60 ettari, tenuta esclusivamente a Pinot Noir nel villaggio di Ambonnay, ai piedi della montagna di Reims, ha raggiunto con l'annata '98 quello stile della Maison che tutti gli appassionati attendevano. Dopo un '96 così così, Krug ha dignità di vantare due Clos di altissimo livello. Il più noto Clos du Mesnil nella versione 2000, Chardonnay in purezza, ha evidenziato ancora una volta l'originalità di questo Champagne, fine, minerale con una acidità strepitosa e originalissime note di polvere di cacao nel finale. Teatro della sfilata Villa Crespi, palazzo moresco a Orta San Giulio, sul lago, dove cucina lo chef Antonino Cannavacciuolo. Il Clos du Mesnil ha mostrato la sua stoffa accostato all'uovo di Paolo Parisi, gamberi rossi e caviale.

Antonino è chef creativo e di sostanza. Per le annate Krug 2000 e 1998 ha scelto piatti ricchi, costruiti mirabilmente con ingredienti azzeccati. I ravioli, appoggiati sulla crema di cozze con una spremitura di pomodori San Marzano, hanno messo in luce le sottili differenze di mineralità tra lo champagne e la salsa che accompagnava il piatto. Un 2000 elegante, dove Pinot Noir e Chardonnay sono presenti quasi in misura eguale, molto minerale, con note di pan brioche, leggera affumicatura. Per l'annata 1998 scenario completamente differente. Questo Krug con oltre il cinquanta per cento di Chardonnay ha dimostrato ancora una volta quanto, pur cambiando le percentuali dei vitigni utilizzati, riesce a tenere lo stile Maison. "Vanto e ossessione di Joseph, uno degli avi storici della cantina francese", ha detto Olivier Krug, figlio di Henry, la storia di questa Maison che continua. Accostamento netto e superbo con il maialino arrostito, anice e scampo di ineguale fragranza. Krug 1998 ha sfoggiato la sua diversità con sentori di frutta secca, spezie, lieve affumicatura. Un uno-due che ha incantato la presidente di Krug, Margareth Henriquez, origini venezuelane, grande gourmet e appassionata delle bollicine della Maison che rappresenta.

Finale per la Grande Cuvée, assemblaggio senza annata che incontra la bavarese di ricotta, rivestita di foglie d'oro, "omaggio a Gualtiero Marchesi", polvere di cannella, in compagnia di impeccabili babà al Rum e piccola pasticceria. Il colpo di teatro è per il Clos d'Ambonnay che lo chef accosta a un provocatorio assaggio di paccheri al ragù, documentato in un post precedente. E' l'atto finale, sul fare delle cinque "de la tarde".