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giovedì 29 marzo 2012

UNA TENTAZIONE DI NOME SPERSS




1989 Sperss - E' la prima annata di questo super rosso prodotto nella vigna Sperss acquistata dalla famiglia Gaja a Serralunga d'Alba. Sorprendente constatare la bevibilità intatta di un vino che si appresta a compiere ventitre anni. E' il capolavoro di un team. La roccaforte dalla quale escono in sequenza i migliori ufficiali. Il colore granata-arancio, le sfumature al naso di tabacco, liquerizia, grafite, leggero balsamico, china, fragolina di bosco di Tortona, un finale di lieve tostatura, caldarrosta. Trama elegante, polverosa, la terra del crinale di Serralunga dove questo Sperss si è avvolto nella mineralità, trattenuta sino ai giorni nostri. Nebbiolo in purezza. Un exploit unico. 






1999 Sperss - Sperss va sotto Langhe Doc per ragioni di scuderia. Una percentuale del 5-6 per cento di Barbera si aggiunge al Nebbiolo. Il colore è rubino intenso, aranciato sul bordo. Il vino elegante, complesso esprime forza, freschezza, acidità. Sentori di ginepro, lavanda essicata e quella polvere che esprime la terra di Serralunga, polvere di cacao, dolce nel finale al palato. Gaja cita il lavoro dell'enologo Guido Rivella, da 41 anni in famiglia. Un uomo discreto, puntiglioso e di valore, lo scudiero fidato del signore di Barbaresco.




2001 Sperss - Potente, elegante. Un vino ancora in grado di dare molto. I tratti sono consolidati, è lo "stile Maison" che Gaja sa dare ai suoi rossi, un unicum dal quale trarre esempio quando si sostiene che il tempo è una variabile indiscussa. Vero, ma lo stile è qualche cosa di più che esce da questa cantina. Ancora le note di balsamico, spezie, catrame, china e quell'erbaceo che ricorda il secondo taglio del fieno. Ricco di frutta e sapido.




2003 Sperss - Esperimento di grande valore conoscitivo sul comportamento e la crescita delle uve Nebbiolo. L'annata molto calda ha consigliato Gaja di vendere sfuso il prodotto di vendemmia. Ma il vino è stato fatto ugualmente. "Siamo anche in qualche modo venditori di sogni, aspettiamo questi vini, una attesa che a volte non ci accontenta...", dice il produttore. In questo caso lo Sperss fa il suo dovere, mantenendo stile e qualità. Il colore, freschezza, eleganza non vengono meno. Sentori di frutta rossa cotta, grafite. Un ottimo Sperss, comunque.



2005 Sperss - Siamo di fronte ad annate tutto sommato giovani che evolvono. Il 2005 può essere criticato. Lo fa bene il sommelier Ivano Antonini del Sole di Ranco: "Elegante, ma bisognoso di perfezione". Dico invece grande vino. Perchè? La perfezione non esiste, da nessuna parte del mondo. Godiamo di imperfezioni che stilisticamente ci aggradano perchè non vengono meno ai principi di base. Sperss 2005 è un vino potente ed elegante. Fine. Lascia spazio a un ventaglio di profumi liquerizia, tabacco, polvere di Serralunga, acidità giusta. Sento anche il tamarindo, la genzianella. Gaia figlia di tanto padre ci sente anche sentori di topinambur e patata dolce. Restiamo dentro a un bel sogno.




2007 Sperss - Si parla di gioventù, ma il vino è già fatto. Da attendere per comprendere l'evoluzione. "Grande promessa" dice Angelo Gaja. Uno Sperss che ha conquistato il mercato appena uscito. Elegante, carico, anche se i tannini avvolgono la lingua. I profumi sono consolidati con punte di chiodo di garofano, pepe nero, polvere di cacao, la frutta cotta fatta in casa. Un degno finale di questa degustazione alla quale oltre duecento persone hanno partecipato in silenzio. Una lezione di quanto si può fare in tema di vino.





TASTING NOTES
di MATTEO TOSO


Matteo Toso, sommelier del Boscareto Resort di Serralunga d'Alba
Nominato dalla Guida dei Ristoranti dell'Espresso campione d'Italia per l'anno 2012

"Il luogo è la Sala Argento del complesso fieristico di Verona e, come sigla l'invito ricevuto dall'azienda Gaja, "ore 10,30 esatte" tutti a rapporto per trascorrere una grande esperienza di Serralunga ma anche di Langa, guidata dal presidente dei sommelier Antonello Maietta e Ivano Antonini, che dirigerà magistralmente la degustazione delle annate. Angelo Gaja comincia con un discorso che pochi dimenticheranno, più che un discorso una lettera d'amore alle Langhe, ai prodotti incredibili di questa terra e agli uomini che l'hanno resa grande, terminando con un pensiero molto personale rivolto a Luigi Veronelli.
Si parte, davanti 6 bicchieri e 6 Capolavori. Il vino in questione è lo Sperss, nato nel 1989 come Barolo rimanendo tale fino al 1996 quando cambia la denominazione in Langhe Nebbiolo, con l'obiettivo di presentare più che un vino la massima espressione del terroir di una vigna.
 

1989- Colore compatto e ancora vivissimo, accerchiato da una leggera unghia aranciata. La prima sensazione è la ciliegia sotto spirito, che ci apre le porte a una trama speziata intrigante e coinvolgente, leggera nuances dolce sul finale, balsamico, caffé, tabacco e polvere in grande evidenza. La bocca stupisce per freschezza e sapidità, il tannino ancora di grande attacco ma elegante è come un marchio di fabbrica per i baroli di Serralunga. Tradizione ruffiana.


1999- Annata veramente classica che ha tardato molto a concedersi e che in questo frangente fa sognare. Colore molto intenso e limpido, il naso è un tripudio di pino e menta, vegetale di foglia bagnata e ginepro con un ritorno di viola nel finale. La bocca scende verticale e infinita, struttura fatta di tannino ben calibrato e spalla misurata, ottima acidità in chiusura che promette lunga vita a questo '99. Potenza verticale.
2001- Annate come questa ne vorremmo ogni anno. In questa versione lo Sperss si esibisce in tutta la sua potenza e nobiltà. Naso enorme e trasversale, fiori, frutta e spezie fanno da padroni, lasciando spazio, in un secondo momento, a quel vegetale già incontrato e a una freschezza di menta che inebria e diverte. Questo colosso in bocca attacca subito con tannino diretto e carnoso, lunghissimo e preciso, il finale chiude netto e sapido, collaborando con un'acidità da manuale. Galantuomo imponente.
2003- Colore vivace e luminoso, come il clima di quell'anno che tutti ricordiamo torrido. Il naso si articola bene grazie a una spezia viva che anticipa marasca matura e complessa, sempre sostenuta dal balsamico e dal fieno. Il palato è esorbitante, caldo e speziato, con una acidità che snellisce la mole di questo vino, un 2003 ben addomesticato. Abbondanza scorrevole.
2005- Ancora una stupenda espressione di Sperss, differente da tutte le altre. I colori si fanno sempre più accesi e vivi, i profumi sono giù ben sviluppati, confettura di ciliege, spezia pungente e verticale di chiodi di garofano e pepe. La lingua viene avvolta subito da un vino pieno, suadente, fine ed elegante. La spalla morbida è accompagnata da un tannino asciutto e preciso, il grande spessore promette un futuro radioso. Saggiamente spigoloso.
 2007- L'ultimo della gamma e anche l'ultimo nato. Un vino che già concede tutto, immediatamente, e con grande esuberanza. Il naso caleidoscopico parte con caffé e vaniglia sorretto da una nota alcolica ben presente, per poi lasciarsi sopraffare da viola e prugna in proporzioni esagerate. Il palato è diretto e ben bilanciato, con un tannino gentile e dolce che rende questo vino setoso e avvolgente. Sicuramente una annata che viene facilmente interpretata bene anche dai palati meno abituati alla potenza del vino dei re.

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