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You Make a Living from What You Get - But You Make a Life from What You Give
martedì 29 ottobre 2013
LA VENDEMMIA DI GIANFRANCO SOLDERA
di Gianfranco Soldera
Ogni anno la vendemmia e la vinificazione raccolgono tutte le emozione del lavoro in vigna. Ogni anno il frutto della nostra passione e del nostro lavoro entra in cantina. E nel 2013 è stato un ingresso speciale. La continuità e lo sguardo al futuro che da subito abbiamo voluto ribadire sono diventate realtà. In affinamento quanto salvato delle annate dal 2007 al 2012, in vinificazione il 2013.
Con una intensità, di lavoro ed emozioni, mai provata, abbiamo accudito le nostre viti accompagnandole in un periodo meteorologico molto difficile sino a luglio e quindi potenzialmente pericoloso. Il clima è il fattore determinante dei risultati, da sempre monitorato attentamente anche in modo previsionale. Grazie al nostro terroir e microclima, all'impegno e dedizione, siamo felici di aver ottenuto uve mature e sane. Il buon andamento meteo di agosto e settembre ha prodotto foglie verdi e rigogliose, origine di ricca sostanza nei grappoli. Così, prima delle forti piogge dei giorni seguenti, tra il 2 e il 4 ottobre abbiamo vendemmiato sotto il sole, con temperature miti e senza umidità. Con la speciale macchina diraspatrice, un'attenta selezione dei grappoli prima e degli acini poi, ci ha permesso di portare nei tini soltanto uva perfetta. La vinificazione naturale sta procedendo in modo graduale e armonico. I mosti si presentano riccamente profumati e vigorosi al palato: le migliori premesse per un'altra eccellente annata Soldera.
(foto:Daniele Cavadini)
mercoledì 23 ottobre 2013
IL NERELLO CALABRESE DEI FRATELLI SENATORE
Il Nerello calabrese dei fratelli Senatore, viticoltori per passione nella Doc Cirò, sorprende per finezza, armonia e complessità. Ricco di polpa e profumi. Ai sentori di ribes succedono note di mandorla, amaretto e a seguire sfumature di china e tabacco. Vigne e cantina sono stati rinnovati a partite dal 2005 e i risultati in bottiglia esprimono tutta la grinta di questa famiglia. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
DOVE COME QUANDO
Senatore vini
Località San Lorenzo
Cirò Marina (Crotone)
Tel. +39 09623 2350
www.senatorevini.com
Produzione: 250 mila bottiglie
Ettari di vigna: 27
Nerello Calabria Igt
Vitigno: Nerello
Prezzo in enoteca: euro 12
Senatore vini
Località San Lorenzo
Cirò Marina (Crotone)
Tel. +39 09623 2350
www.senatorevini.com
Produzione: 250 mila bottiglie
Ettari di vigna: 27
Nerello Calabria Igt
Vitigno: Nerello
Prezzo in enoteca: euro 12
TURBIGO A MILANO, JUST OPEN
Appena aperto Turbigo, a Milano, in Alzaia Naviglio Grande. Il ristorante nasce dalla "famiglia" Pisacco, in via Solferino, del trio Giovanni Fiorin, Diego Rigatti e Tiziano Vudafieri. Interni di design e una grande promessa della cucina italiana tra i fornelli, il napoletano Raffaele Lenzi. Sempre aperto dalle 8 all'una di notte. Breakfast, brunch, colazione, merenda, aperitivo, cena, tutto da combinare a cominciare dal menu che si chiama, nella circostanza, playlist. Nel piatto proposte minimali, ma di gusto: la genovese, regina delle paste napoletane, fatta con sugo bianco di carne di manzo e cipolle, l'immancabile risotto allo zafferano, il friggitello con le seppie e l'ananas, le zucchine a scapece. Prezzi rigorosamente divisi: un piatto 14 euro, due per 25 e tre per 38, bevande escluse.
DOVE COME QUANDO
Turbigo Bar & Restaurant
Alzaia Naviglio Grande, 8
Milano
Tel. + 39 02 89 400 407
www.turbigomilano.it
Orario: 8,00 - 1,00
Prezzi: 14 euro (un piatto), 25 (due), 38 (tre), bevande escluse
martedì 22 ottobre 2013
UN'ORA DA RE CON IL CATERING LA FENICE
La sequenza dei piatti con i quali il catering La Fenice di Faenza ha vinto il The king of Catering Award d'Italia. Un replay culinario svoltosi nello spazio Fonderia Napoleonica a Milano allestito in modo impeccabile. Il cubo di tonno al sesamo bianco, la cappasanta bruschettata al pompelmo rosa e il baccalà confit nel primo piatto, gambero rosso siciliano in mantello di ombrina, melanzane, baccalà, germogli di piselli nel secondo e come dolce, cremoso al mascarpone con cuore croccante al cioccolato, infusione di lamponi e, dulcis in fundo, eccellenti cioccolatini di Venchi. Scontato enfatizzare sul mangiar bene: contano le idee e la qualità, sono messi al bando i luoghi comuni. Tutto a base di pesce con un cromatismo che appaga non soltanto la gola, ma anche gli occhi. Davvero un'ora da re, a tavola.
Giorgio Monti, patron del catering La Fenice, a tavola, con uno degli ideatori del concorso, Riccardo Cioni dell'agenzia milanese La Buccia. Conoscenza della materia prima, organizzazione e accoglienza i requisiti fondamentali per avere successo nel catering ormai in crescendo stabile nelle scelte dello stare a tavola e del convivio. In contemporanea con Milano, un'ora da re ha celebrato i menu scelti nel concorso e classificati al secondo, terzo e quarto posto. Le Gourmet a Villa Buttafava a Cassano Magnago, in provincia di Varese; La Torre a palazzo Adamo-Bartoccelli a Canicattì, in provincia di Agrigento e Assaporando a palazzo Kechler, a Udine.
mercoledì 16 ottobre 2013
ENGLISH SPARKLING WINE IN MARCIA
La marcia degli English Sparkling Wine procede spedita anche se la strada è ancora lunga. Ammesso che a tutti costi si voglia il confronto con gli champagne e perchè no, con i franciacorta. Proprio l'incontro voluto dal Consorzio e dal suo mentore, Maurizio Zanella, ha posto in evidenza quanto interesse c'è per questa, tutto sommato recente, produzione di bollicine dall'estremo Nord d'Europa. Chi meglio per raccontare il fenomeno di Tom Stevenson, giornalista, editorialista di The World of Fine Wine e autore della prestigiosa Christie's World Encyclopedia of Champagne & Sparkling Wine. "Siamo dei pionieri, ma non così sprovveduti. Le acidità sono elevatissime e quindi si fa impiego di zucchero in eccesso, questo per creare vini bevibili. L'uso di un basso dosaggio degli zuccheri così da favorire l'invecchiamento è la sfida dei prossimi anni", ha spiegato il giornalista.
Non tema la Champagne. L'Inghilterra continuerà per anni ad essere il primo acquirente delle bolle francesi, ma con il cambio del clima e la passione dei nuovi produttori c'è da credere che le cose cambieranno rapidamente. Il finanziere di origine Eric Heerema ha recentemente venduto la sua Ferrari 250 GTO, ex Stirling Moss, per destinare una parte del ricavato (vedere il post precedente) alla cura delle vigne del Sussex dove produce le cuvée Nyetimber. Le uniche in questo momento degne di affrontare un discorso di qualità. Il Tillington Single Vineyard 2009, 79 per cento di Pinot Noir, sfrutta le caratteristiche di questo vitigno facendo sfoggio di freschezza, mineralità, sentori di frutta gialla. Meno accattivante la Classic Cuvée dove predomina lo Chardonnay (55 %) su Pinot Noir (26 %) e Pinot Meunier (19 %). Non manca il lavoro alla grintosa Cherie Spriggs, enologa canadese, impegnata nel confronto qualità. Gli ettari sono passati da 13 con la gestione di Stuart e Sandy Moss che hanno venduto a Heerema nel 2006, che oggi dispone di 180 ettari di vigna. Alto il prezzo della cuvée Tillington, circa 75 sterline, mentre gli altri English Sparkling Wine degustati oscillano tra 30-35 sterline.
Tra i rosè presentati Ridgeview 2009 Victoria Rosè merita apprezzamenti. Gli enologi Mike e Simon Roberts sono riusciti a plasmare Pinot Meunier (63 per cento) e Pinot Noir (37 per cento) allevati nelle vigne del Sussex (Chalk), creando buona reputazione su questo rosè dal colore rame, equilibrato, ma ancora "filiforme" rispetto alla complessità che si pretende da un vitigno come il Pinot Noir. Un caso in negativo può essere il Camel Valley Rosé, cento per cento Pinot Noir, allevato nelle vigne di Cornovaglia e assemblato dall'enologo Sam Lindo. Complessivamente le bollicine inglesi degustate denunciano scarsa personalità.
Il fenomeno English Sparkling Wine si avvale di cifre, come ha sottolineato Tom Stevenson, nessuna lontana parentela con lo scrittore Robert Louis, autore dell'"Isola del tesoro", che danno struttura a questa evoluzione dell'enologia inglese rimasta al palo per secoli. Anche se va considerato, secondo una interessante ricerca dello stesso Stevenson, che sull'isola già nel 43 dopo Cristo esisteva un vigneto che in qualche modo ha favorito lo sviluppo (grazie ai monasteri) della vigna sino al quattordicesimo secolo.
LE CIFRE
Ettari di vigna: 1500 (750 nel 2003)
Varietà vitigni Chardonnay, Pinot noir, Pinot Meunier: 45 per cento
Produzione: 2,6 milioni di bottiglie delle quali 1,6 milioni di sparkling. Di queste ultime 1,2 milioni sono ottenute con varietà di vitigni Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Meunier
Proprietari: 432
Cantine: 128
HEEREMA VENDE LA FERRARI PER LO CHAMPAGNE
Il finanziere di origine olandese Eric Heerema ha venduto la sua Ferrari 250 GTO, appartenuta al campione del mondo Stirling Moss, nel nome dello Champagne che produce in Inghilterra, nel Sussex-Greensand. L'aveva acquistata per otto milioni di sterline e l'ha venduta per circa 35. Di questi sette sono stati investiti per produrre Nyetimber. L'ho visto al volante di questo autentico Made in Italy in California, sulle strade della Napa Valley, nell'ottobre del 2007 durante il quarantacinquesimo anniversario GTO organizzato da Moet & Chandon. Erano tutte rosse, ovviamente le Ferrari, meno la sua del colore che vedete nella fotografia scattata appunto in quei giorni. Una passione scatena l'altra, per Heerema in questo momento tira l'English Sparkling wine. Il suo Nyetimber 2009 Tillington Single Vineyard, cuvée con il 79 per cento di Pinot Noir e 21 Chardonnay, è tra i pochi competitivi con gli Champagne francesi.
sabato 12 ottobre 2013
CHAPEAU: BRUT 1982 MAGNUM CHARLES HEIDSIECK
Garbo e classe francese. Quindici giorni fa ho degustato un Brut 1982 Charles Heidsieck (numero 026) a Firenze durante una cena. Grande vino, poche bollicine, anzi per niente. Due giorni fa a Reims alla Maison Charles Heidsieck ho fatto vedere la fotografia della bottiglia allo chef de cave Thierry Roset, sorpreso naturalmente. Il giorno dopo Thierry e la presidente di Charles Heidsieck, Cécile Bonnefond, non dimenticata protagonista qualche stagione fa, del rilancio in rosa di Veuve Clicquot, uno dei marchi del lusso di LVMH, mi hanno sorpreso e commosso a loro volta stappando un magnum 1982 (numero 0411) di Charles Heidsieck. Grande vino e qualche bollicina in più, colore carico quasi ambrato, sentori di pasta di panettone, amaretto, dattero, fico e distillato da lungo invecchiamento. Vino da meditazione, grande ambasciatore per questa Maison che da due anni scala il mondo senza urlare offrendo sul mercato una gamma di champagne superbi. Chapeau!
DUE PASSI NEL RILANCIO CHARLES HEIDSIECK
Da secoli fanno luce: nelle crayères, le piramidi di epoca romana scavate nel tufo, a Reims, la cantina storica della Maison Charles Heidsieck e nella cattedrale di Reims dove, da Clodoveo sono stati incoronati i re di Francia.
Il colore da grande distillato di questo Rosé Réserve CH rappresenta una delle sfide della Maison di Reims da due anni impegnata nel rilancio. Armonia e carattere per questo Rosè dalle note delicate di fragolina di bosco, petalo di rosa bulgara. E' tra gli ultimi nati, la prima annata porta scritto il 2008. Delicato l'accostamento con Cheese-cake cremoso all'ananas e sorbetto noce di cocco.
Blanc des Millénaires, millesimo 1995, è il prestigio della Maison. Con l'annata 1983, la prima, sono stati fatti altri due millesimi: 1985 e 1990. Chardonnay in purezza incarna lo spirito della Cote des Blancs. E' composto dalle uve di cinque cru: Cramant, Avize, Oger, Mesnil sur Oger,Vertus. Complessità e finezza, ma anche note di affumicatura, crema pasticcera, vaniglia. L'ammiraglia della Maison. In vendita in enoteca a circa 140-160 euro.
Il millesimo 2000, blend di Pinot Noir (52 per cento, uve di Ambonnay) e Chardonnay (48 per cento, uve di Oger), potente e vinoso, complesso con note di vaniglia e brioche. Tra le etichette più premiate nel mondo. In enoteca a circa 80-85 euro.
Un riflessivo Guido Folonari durante la degustazione dei "vin clair". Su di lui e sulla società che rappresenta, la Philarmonica di Brescia, pesano scelte e strategie della distribuzione del marchio in Italia.
Il Brut Réserve (30-35 euro in enoteca) sorprende per complessità e freschezza. E' il frutto della vendemmia 2007 ed è composto di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier per un terzo ciascuno, il restante 40 per cento è completato con i vini di riserva, caratteristica stilistica della Maison applicata a tutte le cuvée.
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