Non è oro nel bicchiere, ma metaforicamente poco ci manca per questo Satèn Vintage Collection, di Cà del Bosco, annata 2008, che regala davvero tanta complessità, struttura e una presa di spuma che, come documentano le immagini, sorprende soltanto a guardare. La spina dorsale è data dallo Chardonnay proveniente da tredici vigne con oltre trent'anni di vita sistemate nei comuni di Erbusco, Adro, Cazzago San Martino, Cortefranca, Passirano in Franciacorta. Il rimanente, circa 15 per cento, è Pinot Bianco, le uve sono raccolte in vigne con circa vent'anni di età. Un bel blend, non si discute, da gustare con gamberi rossi di Mazara del Vallo oppure con una mortadella giovane. A tutto pasto non fa sfigurare a partire dal colore giallo carico, tendente all'oro, le note di fiori bianchi, cera d'api, mandorla e una piacevole cremosità. Lasciato nel bicchiere assume al naso connotazioni lievemente affumicate e di tostatura. Grande pulizia e freschezza. Anzi gli aspetti sono contrari alla norma, l'annata 2008 si presenta giovanissima con lungo potenziale davanti a se. Questo dovrebbe essere dato dal dégorgement che avviene in assenza di ossigeno grazie ad un sistema unico al mondo, ideato e brevettato in Cà del Bosco. Un intervento che evita choc ossidativi e permettere ai tecnici una limitata aggiunta di solfiti. L'affinamento sui lieviti dura circa quattro anni. Qualità-prezzo è decisamente alta. In enoteca a 35-40 euro.
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lunedì 4 novembre 2013
SATEN COLLECTION 2008, VEZZO DI CA' DEL BOSCO
Non è oro nel bicchiere, ma metaforicamente poco ci manca per questo Satèn Vintage Collection, di Cà del Bosco, annata 2008, che regala davvero tanta complessità, struttura e una presa di spuma che, come documentano le immagini, sorprende soltanto a guardare. La spina dorsale è data dallo Chardonnay proveniente da tredici vigne con oltre trent'anni di vita sistemate nei comuni di Erbusco, Adro, Cazzago San Martino, Cortefranca, Passirano in Franciacorta. Il rimanente, circa 15 per cento, è Pinot Bianco, le uve sono raccolte in vigne con circa vent'anni di età. Un bel blend, non si discute, da gustare con gamberi rossi di Mazara del Vallo oppure con una mortadella giovane. A tutto pasto non fa sfigurare a partire dal colore giallo carico, tendente all'oro, le note di fiori bianchi, cera d'api, mandorla e una piacevole cremosità. Lasciato nel bicchiere assume al naso connotazioni lievemente affumicate e di tostatura. Grande pulizia e freschezza. Anzi gli aspetti sono contrari alla norma, l'annata 2008 si presenta giovanissima con lungo potenziale davanti a se. Questo dovrebbe essere dato dal dégorgement che avviene in assenza di ossigeno grazie ad un sistema unico al mondo, ideato e brevettato in Cà del Bosco. Un intervento che evita choc ossidativi e permettere ai tecnici una limitata aggiunta di solfiti. L'affinamento sui lieviti dura circa quattro anni. Qualità-prezzo è decisamente alta. In enoteca a 35-40 euro.
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Bello, interessante, perchè no da fare anche in inglese affinchè anche gli amici stranieri possano goderne e farci visita
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