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sabato 8 febbraio 2014

ANTEPRIMA BRUNELLO: UGOLFORTE 2009



Il primo e l'ultimo rosso in magnum in un singolare test-Brunello di Montalcino, anticipatore di quanto dovrebbe accadere in un prossimo futuro, della tenuta San Giorgio di Guido Folonari.  Sei annate, la storia di questo podere rimesso in gioco dalla volontà di Guido Folonari e un team convinto di poter far valere le ragioni del Sangiovese Grosso dopo anni di polemiche e contrattempi che hanno fiaccato le potenzialità del territorio ilcinese.  Una azienda giovane, acquistata nel 2004 da Guido, uno dei numerosi discendenti della famiglia Folonari di Brescia, appassionati al vino, ma anche a tutto quanto lo circonda, ambiente compreso. La tenuta non a caso si trova nella parte meridionale di Montalcino a ridosso di Castelnuovo dell'Abate, poco lontano dall'Abbazia di Sant'Antimo, tra i poderi di Poggio di Sotto e Mastrojanni.  Architettura e natura si misurano in questo luogo in un esercizio stilistico di rara bellezza dove il vino recita una parte importante. Dopo gli anni delle
incomprensioni per il Brunello, Guido Folonari rilancia un concetto fondamentale per raggiungere sani obiettivi che Montalcino merita: "Siamo venuti qui per passione e riportare il vero Sangiovese in bottiglia esaltandone caratteristiche e tipicità. I vitigni internazionali hanno segnato la loro stagione e il futuro domanda, lo ripeto, tipicità. Peccato che gli italiani fanno la corsa ognuno per conto proprio. Vedremo". Intanto in scaffale compaiono le prime sei annate. Presentate in magnum dall'enologo piemontese della tenuta Piero Ballario. Il 2009, l'anteprima, sarà alla fiera "Benvenuto Brunello" tra qualche settimana. Un vino in evoluzione, dal color rosso granata, con qualche leggera asperità dovuta alla giovane età. Promettente annata che per il momento sfoggia morbidezza, sentori di speziatura, pepe, foglia di tabacco, lieve ferrosità e un finale di liquerizia appena individuabile. Un po' le caratteristiche di base di questo Brunello, un po' lo stile voluto da Piero Ballario e dalla proprietà che ritroviamo, seppure con sfumature diverse nelle altre annate degustate. Lo stile-maison, "come un grande stilista che rispetta il tessuto", ha avuto modo di commentare Guido Folonari,  secondo la mia opinione un Brunello-baroleggiante, un vino molto concreto dove il Sangiovese dimostra cosa può essere. 




L'annata 2008 è la più godibile. Grande armonia. Un vino che ha già sei anni di vita, ma che promette ancora sviluppi. E' elegante, fine, struttura, ottima trama tannica, convincente souplesse al palato e note di mandorla con un finale di amaretto. Il Brunello della tenuta San Giorgio fa botte grande in rovere di Slavonia, da 30 ettolitri, nella parte finale preceduta da una macerazione lunga rispetto alla consuetudine, almeno trenta-quaranta giorni, a "cappello sommerso". "I terreni sono franco-sabbiosi drenanti, ricchi di sassi, galestro e le vigne sono posizionate in siti diversi e con una discreta pendenza", dice l'enologo. Dodici ettari di vigneto in una tenuta che ne comprende una cinquantina, con bosco e uliveto per circa 18. 



Le annate 2007 e 2006 sono state apprezzate a singhiozzo. Va considerato che il formato magnum migliora la compostezza del vino, ma quando si apre riserva le identiche considerazioni che si fanno per la bottiglia normale. Quindi vino bisognoso di tempo che infatti in un secondo assaggio ha fugato quella superficialità di giudizio appioppata subito. Personalmente due ottime annate. Anche se il 2007 è stata molto calda, come ha spiegato Ballario, il vino non è pregiudicato. Infatti il 2007 fa sfoggio di finezza e personalità. La trama è probabilmente meno corposa di quella dei "fratelli", ma apprezzata ugualmente a tavola con un bel rilascio di freschezza. Note sfumate di marasca, buccia di arancia amara e finale di liquerizia. Interessante il colore mattonato del 2006, elegante, lievi note di fieno e fiori macerati e mallo di noce. Nove anni di vita per il 2005 che all'apertura si presenta con qualche spigolatura, ma poi fugata a tavola accompagnando il guanciale di vitello. Il 2004 annata ormai storica, per la tenuta, la prima quella che ha dato il via al progetto che ancora non dispone della Riserva anche se in cantiere. 





DOVE COME QUANDO

Tenuta San Giorgio
Località San Giorgio
Montalcino (Si)
Tel. 02 72094585
www.tenuta sangiorgio.it
Produzione: 45.000 bottiglie
Ettari di vigna: 12

Ugolforte 2009 Brunello di Montalcino
Vitigno: Sangiovese Grosso
Produzione: 20.000 bottiglie
Prezzo in enoteca: circa euro 35

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