Narmin Mohammadi is a fashion PR living working and living in London, who is trying to bring a little bit of country living into her city life.
LA STORIA DI CLIVE IL CETRIOLO
Narmin Mohammadi si occupa di comunicazione nel settore moda, vive a Londra. Da tempo sta cercando di portare un pò di campagna nella sua vita di città
LA STORIA DI CLIVE IL CETRIOLO
Rifletto spesso: "Lavoro nella moda e faccio crescere verdure nell'orto. Mi dico e mi chiedo: due attività completamente diverse, come potranno mai andare insieme?"
Come forse ricordate all'inizio di giugno, il mio vicino dell'orto, Hope, mi ha regalato due piante di cetrioli. Ha pensato che mi avrebbe fatto piacere di avere un pò di cetrioli da mangiare insieme ai pomodori appena piantati. Ho sempre pensato che i cetrioli crescessero in serra, almeno in Inghilterra, e quindi ero intrigata e rapita da quanto queste piante avrebbero potuto produrre. Ovviamente ero molto contenta quando, tempo dopo, ho visto i piccoli fiori gialli diventare piccolissimi cetrioli e successivamente i più deliziosi, dolci e succolenti frutti del mio orto. Così mi sono convertita al cetriolo.
Arriviamo così a metà luglio, quando ho ricevuto una e-mail dal direttore di Rubbish magazine che mi chiedeva se uno degli stilisti per il quale lavoro fosse disposto a creare un mini-look per uno shooting fotografico che andava sotto il nome di 'Salad Dressing'. Mi è piaciuta molto l'idea e ho anche chiesto se erano interessati a usare uno di miei cetrioli per lo shooting...così da fare indossare i vestiti di uno dei miei stilisti. Affare fatto! Henry Holland è stato istruito e le ruote si sono messe in movimento. Ho avuto un momento di grande preoccupazione quando è stato deciso di posticipare lo shooting di un paio di settimane. Mi è sembrato che non avrei potuto disporre dei cetrioli. Si andava troppo in la con la maturazione. Ma gli dei mi stavano sorridendo. La data si è rivelata utile per il mio ultimo cetriolo in modo che potessi presentarlo al meglio della sua crescita. E' stato raccolto, messo in un cocoon di pluribol e portato a mano allo studio. Ero emozionata e agitata per i risultati. Niente mi ha trattenuto gioia e orgoglio quando ho ricevuto un e-mail con i risultati. Straordinario è la parola giusta.
Alla felicità del crew fotografico, Clive, così ho battezzato il cetriolo-modello, non è stato soltanto una ottima star del set, ma anche un boccone sorprendentemente delizioso. Moda e verdura, un connubbio che davvero ha funzionato. Un incontro al settimo cielo.
ENGLISH VERSION
THE TALE OF CLIVE THE CUCUMBER
I work in Fashion. I grow vegetables. Two completely separate activities. How did the two combine?
Back in early June, I was given two cucumber plants by my allotment neighbour, Hope. She had some plants to spare and thought I would enjoy a few cucumbers to go with the tomatoes I had just planted. I had always thought that you could only grow cucumbers in a greenhouse so I was rather intrigued to see what these plants could produce. Needless to say I was totally excited and delighted by seeing the small yellow flowers turn into tiny cucumbers which then turned into the most delicious, sweet and juicy fruit. So I became a total cucumber convert.
Fast forward to mid July. I get an email from the editor of Rubbish magazine asking if any of the designers I work with would be interested in providing a miniature outfit for a photographic feature called “Salad Dressing”. I loved this idea and after a long chat, I asked if they would use one of my cucumbers for the shoot to ‘wear’ one of my designers’ clothes. The deal was sealed on the spot, Henry Holland was briefed about the shoot and the wheels were sent in motion. I had a worrying moment when the shoot got postponed by a few weeks and it looked like I wouldn’t have any cucumbers left, but the gods were smiling on me and the shoot date was confirmed just in time for my last cucumber to be at its most beautiful and juicy best. It was picked, cocooned in bubble wrap and hand delivered to the shoot. I was both excited and nervous to see the results. Nothing could have prepared me for the sheer joy, and pride, I felt when the email popped into my inbox with the results of the shoot – amazing is the only word to describe the image. Thank you Rubbish magazine.
I’m glad to report that not only did ‘Clive’ model the clothes beautifully, he also provided some nourishment for the team involved after his session was over.
Fashion and vegetables – a match made in Rubbish heaven!
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