Quante volte abbiamo varcato l'ingresso del bar Jamaica nel quartiere Brera a Milano per sorseggiare un caffè prima di entrare al Corriere in via Solferino. Uso il plurale perchè non si era mai soli. Ho avuto il piacere di incontrare Alfa Castaldi, Uliano Lucas, Emilio Tadini, Luciano Francesconi. Loro erano più grandi di me e quasi sempre stavo a sentirli. Raccontavano di Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Senta Berger, Claudia Cardinale. Raccontavano di avventure per scattare un clic decisivo. Ricordo una volta Gianfranco Moroldo che mi rivelò le sue ansie durante la guerra in Vietnam dove era stato inviato per conto dell'Europeo. Erano quasi sempre foto in bianco e nero di grande effetto, suggestione, lasciavano, in talune circostanze, spazio alla fantasia. Oggi si parla di sinergia, ma a quei tempi teatro e fotografia, fotografia e arte correvano gli uni accanto agli altri. Quante idee e quanti lavori sono nati attorno a quei tavolini governati dai Mainini. Quando ci passavo insieme a Gigi Colin, c'era la Carla, nipote di Carlo, che era una ragazzina. Mi ricordo che finito il turno di colazione lasciava di corsa il bar per qualche ora di svago e la scuola. Adesso mi dicono che è lei che conduce la sera del Jamaica. Il destino di una famiglia, di un cognome. Cent'anni di vita, di vanità, di sospiri e di fotografie come quelle di Ugo Mulas. Scatti chiamati a immortalare quegli anni, del grande sogno italiano, della speranza e messi in esposizione nel loro luogo naturale il bar Jamaica. Più o meno cent'anni dopo.
DOVE COME QUANDO
Bar Jamaica
via Brera 32
Milano
tel. 02 876723
www.jamaicabar.it
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