Non mancano mai le sorprese quando ceno da Cracco. Alcuni piatti davvero straordinari portano il segno della curiosità professionale del sous chef Matteo Baronetto. Si tratta di questo asparago del Bosco Palli, autoctono, allevato spontaneamente sulle colline del Monferrato casalese, dove vivono piante rare. Un vegetale presente soltanto per un mese, quello del suo sviluppo, tra aprile e maggio, la cui raccolta, essendo la pianta protetta, avviene secondo seri parametri. Cura e meriti di Alberto Magnani e del suo staff, che opera alla Tenuta Torcello, a Casale Monferrato. Più lungo e sottile dell'asparago più conosciuto, il Ruscus aculeatus, questo il nome botanico, in tavola esprime sentori amari, al palato note balsamiche e liquirizia. Il piatto che lo ha esaltato era composto da ostrica cotta al sale, crema di indivia e uovo di quaglia.
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