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mercoledì 29 settembre 2010

RICETTE DAL CARCERE










Per una volta il gambero è nero. Meno male. Esistono ancora i reporter, come Davide Dutto, e quelli che hanno voglia di raccontare come Michele Marziani. E le ricette, una trentina,  arrivano dal carcere di Fossano, provincia di Cuneo. Ma contano gli scatti di Davide, che sino al dieci di ottobre si possono vedere in una mostra, e le parole di Michele: "I permessi che abbiamo ci fanno entrare, ma non ci risparmiano occhiate curiose e un po' d'ironia. Già, una prigione non è un ristorante". Ma si mangia, aggiungo io, e si cucina. I coltelli sono vietati, naturalmente. E, come nell'immagine della preparazione della cipolla, si taglia con il coperchio di una scatola di pelati, adeguatamente approntato. Ci si arrangia e i risultati sono incredibili. I fornelli sono da campeggio, usati in coppia aumentano la potenza del fuoco. Ciro, Bruno, Milos, Michele amalgamano l'impasto con abilità. Quando è il momento di mettere l'origano sulla pizza, tocca a Ciro. Cella numero tre: Hu è cinese, parla soltanto cinese, nessuno lo comprende, ma a tavola e quando cucina tutti sono con lui e gli battono pure le mani. Pino, da Catania, ha gli occhi che brillano quando è sicuro di aver preparato un piatto di spaghetti. "Certo che la firmo la ricetta alla Santa Caterina,  dice a Michele Marziani. Che scrive: "...E a te che importa che sei di Catania?". Vero, qui si scontano delitti e pene, attimi terribili di esistenze fuori dall'ordinario, ma tutti uguali per certi versi, spersonalizzati nell'espiazione di colpe passate. Uguali di fronte a un piatto di patate, riso e cozze. Immagini in bianco e nero, il colore delle sbarre, le cannottiere ingiallite, tutto sgualcito ma dignitoso. Come Davide ha saputo ritrarre. Dando un senso di vitalità, riportando però quelle note di neorealismo che con "Rocco e i suoi fratelli" di Visconti hanno toccato la punta del capolavoro. Un percorso per non scordare che ci sono anche queste realtà. Davide ha fatto il "secondino", in carcere, e Michele ha capito l'umanità che in questi luoghi può dar modo di raccontare.


RICETTA
Risotto alla "permettete" (con latte e seppioline)

Preparate in una pentola del brodo vegetale da tenere a temperatura. In una padella fate andare 250 grammi di seppioline a pezzetti in olio e aglio con aggiunta di prezzemolo verso fine cottura. Intanto tostate 400 grammi di riso con  olio e burro. Poi aggiungete un bicchiere di latte che, cotto, dà al riso un colore ambrato. Proseguite aggiungendo brodo vegetale un po' per volta e, a metà cottura, le seppioline.  Mantecate con una noce di burro. Spruzzate del prezzemolo tritato e del pepe nero macinato al momento

DOVE COME QUANDO

Il gambero nero-ricette dal carcere
di Davide Dutto e Michele Marziani
Cibele edizioni srl
via Muratori, 32
Fossano (Cn)
tel.0172635217
Pag.144 - 100 immagini in b/n
Euro 23
www.cibele.it


"Dal gambero nero a sapori reclusi"
mostra fotografica di Davide Dutto
sino al 10 ottobre
ristorante "Il verso del ghiottone"
via Demagistris, 5
Dogliani (Cn)
tel.  0173742074
www.ilversodelghiottone.it

www.saporireclusi.org
www.davidedutto.it
www.michelemarziani.org

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