Inseguendo sogni ed eroi ecco che la fortuna a volta esagera. Come alla Francescana di Modena dove il gruppo è così compatto che sembra una orchestra. Nessuno che stona. C’è ritmo, finezza, ogni gesto è una sinfonia. Con il maestro, Massimo Bottura, che appare e scompare, con tocchi mai inutili. Dietro un piatto cosa ci può essere: tanto o niente. Inseguendo un piatto come è capitato a me. Una sosta per un piatto. Il guanciale di vitello di Massimo. A distanza di quattro-cinque anni lo provo, non mi ha mai deluso. Basta un piatto. Perché non voglio esagerare nel dire dei tortellini, della patata che sogna di diventare tartufo… Di una cucina che per me è difficilmente superabile. C’è anche quel che serve di cultura, “indispensabile”, come dice lo chef. L’accoglienza, il savoir faire, l’educazione, il senso dell’ospitalità in questo ristorante nel cuore di una città speciale come soltanto Modena sa essere. Il racconto di Giuseppe Palmieri, il sommelier, menestrello del vino, mai stucchevole, per nulla invadente, generoso. Prima di questo boccone da re: il guanciale di vitello cotto sotto vuoto, posato su crema di patata, tartufo nero, balsamico e servito con una salsa verde e clorofilla, e mostarda di mele campanine. Così semplice, così sognato. Bisogna mettere un punto in cucina e ripartire. Bottura questo lo ha capito da tempo e continua a sorprenderci.
DOVE COME QUANDO
Osteria Francescana
Via Stella 22
Modena
Tel. +39 059 210118
www.osteriafrancescana.it
Guancia di Vitello
Euro 45
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