"No, il Savini non è stregato, sono io che ho scelto di misurarmi altrimenti". Non ho potuto fare a meno di chiamare al cellulare Matteo Torretta, da due anni chef del Savini di Milano. "Me ne vado vincente", mi ha ricordato questo giovane cuoco alla ricerca di una sua definitiva consacrazione, forte del fatto che la base di partenza ha un peso rilevante nello sviluppo della sua professione. Prima tappa, da fine novembre, il milanese Food Art in via Vigevano, come socio. "In cerca di una cucina tradizionale con un tocco di creatività a prezzi accessibili per il cliente". Cinquanta-sessanta euro basteranno per gustare il guanciale di vitello con purè affumicato e gli spaghetti di Gragnano con vongole, lime e pomodoro arrosto alla plancia. Non basteranno, quei soldi, da febbraio quando Matteo andrà in Sardegna nel nuovo e lussuoso relais della famiglia Siclari, dell'azienda Feudi della Medusa, produttori di vino di Santa Margherita di Pula. "Tavola per gourmet, dove non abbandonerò l'uso di prodotti del territorio sardo". Da quel momento a Milano ci sarà due-tre volte al mese nel suo ristorante. Chef pendolare.
DOVE COME QUANDO
Food Art
Via Vigevano, 34
Milano
Domenica lunch
Prezzo medio: 50 euro
www.foodartrestaurant.com
DOVE COME QUANDO
Food Art
Via Vigevano, 34
Milano
Domenica lunch
Prezzo medio: 50 euro
www.foodartrestaurant.com
Nessun commento:
Posta un commento