You Make a Living from What You Get - But You Make a Life from What You Give

lunedì 14 marzo 2011

LA CONTRATTO ALLA FAMIGLIA RIVETTI





Sono stato molto fortunato oggi, giornalisticamente parlando, quando ho fatto il numero di Carlo Micca Bocchino. Era in auto con Giorgio Rivetti, enologo e produttore di ottime Barbera e Barbaresco, in particolare il Gallina, da me preferito. Volevo informazioni sulla vendita della Contratto, cantina storica di Canelli, produttrice di bollicine d'autore, prima di tanti. Erano insieme e avevano, probabilmente, appena firmato la vendita.  Non ho chiesto se i milioni di euro erano 7, 8, 9, 10 oppure 11, perchè il nocciolo di questa cessione sta in un rapporto diverso. Carlo ha nella sostanza passato la mano a un amico, Giorgio, in fondo consegnando le chiavi della cantina, ma soprattutto lasciando un testimone di territorio, storia e qualità che fa onore ad entrambi. Come antichi cavalieri non hanno avuto bisogno di sguainare le spade è bastata una stretta di mano. Si sono scelti. Non credo accada tutti i giorni nelle vendite del mondo, siano esse di cantine  o condomini. L'allegria di entrambi l'ho raccolta al telefono, più disincantato Carlo, più discreto Giorgio, come nella foto qui sotto dove quasi nasconde la bottiglia da impertinente. "Continuerò con le mie figlie, Marta e Miranda, la strada della Grappa di famiglia", mi ha detto Carlo prima di passarmi Giorgio, che ricordando i suoi magnifici rossi, ha subito puntualizzato: "Alla nostra azienda mancavano bollicine d'autore, pur producendo Moscato". Semplicità disarmante, onestà astigiana. Contratto è una svolta per l'enologia italiana. Carlo è partito salvando una cantina griffata, un attimo prima di tutti gli altri. Ricordo, oltre alle bollicine, la sua Barbera Solus Ad e il Barolo Cerequio, ma porto nel cuore le cene realizzate in cantina nel nome delle grandi tavole del mondo. Una sfilata autorevole di grandi chef che in umiltà hanno accettato l'invito di Carlo e cucinato sotto le volte storiche. Per ognuno una storia, un viaggio. I salti mortali del padrone di casa per fare in modo che, oltre ai cuochi, da Parigi o dalla Spagna, arrivassero anche i loro prodotti  in tempo utile per essere serviti a tavola.  Piccoli vizi e grandi virtù che hanno contribuito a far crescer ancor di più la storia di questa splendida cantina astigiana.





DOVE COME QUANDO

Contratto
Via G.B. Giuliani, 56
Canelli
Tel. 0141 823349
www.contratto.it

Ettari di vigna: 55
Produzione: 290 mila bottiglie

La Spinetta
Via Annunziata, 17
Castagnole Lanze (At)
Tel. 0141 877396
www.la-spinetta.com

Ettari di vigna: 100
Produzione: 600 mila bottiglie



IL MIO AMARCORD
di Beppe Orsini

E' una avventura che continua. Non una vendita. Quella di Carlo Micca Bocchino nata nel 1993 con l'acquisto di questa cantina storica, affascinante, unica: la Contratto di Canelli. Sono un compagno di passeggiate, di chiacchiere infinite con l'amico Carlo nato erede, con la sorella Antonella, della distilleria di famiglia, la Bocchino. Così vicina alla Contratto da essere separata da un cancello e da pochi passi,  nella Canelli piemontese, col cuore saldo, l'aria un po' francese, il suo ponte, le storie di paese e l'orgoglio della sua gente. L'orgoglio di Carlo, l'orgoglio di appartenenza al territorio, così forte che nel 1993 acquista la Contratto, bollicine d'autore sempre annusate nell'aria e in qualche modo anche in casa, perchè tra i soci della cantina sino dalla sua nascita nel 1867, c'era un Bocchino. Mi soffermo su Carlo perchè ha portato se stesso, gusto, eleganza, misura e sensibilità e questo gli va dato merito insieme a grandi vini impostati e realizzati da Giancarlo Scaglione. Marta e Miranda, figlie di Carlo, Maddalena, figlia di Antonella hanno contribuito con la loro gioventù, in questi anni e il mio pensiero è anche per loro. "De Miranda", che è anche il nome della madre di Carlo, firma le prestigiose bollicine della maison, quelle che mancavano ai Rivetti, la famiglia che succede nella vita di questa gloriosa casa. Arriva un grande imprenditore del vino con aziende in Toscana, Sardegna, ma che nasce in Piemonte a Castagnole Lanze, sempre terra astigiana: tre maschi e una femmina, partiti trent'anni fa in una analoga avventura di successo. Faranno bene ne sono convinto, Giorgio il portavoce ha la faccia schietta di chi sa quanto vuole dalla vita e credo che continueranno il cammino. In questa cantina all'alba degli anni Duemila si sono svolte le tavole del mondo. Una sfilata di chef unici. Ricordo Nobu, Senderens, il compianto Santamaria, Ducasse e i loro piatti indimenticabili. Sulla tavola c'erano i vini Contratto, ma Carlo era arrivato con la sua premura a far servire anche le Barbere, i Baroli e le bollicine dei vicini di vigna. Una mossa di classe. Sono convinto che i Rivetti daranno continuità. Il sogno mio è che riprendano le tavole del mondo, così con un pò di nostalgia e sogghignando, potrò sedermi ancora in quella cantina.


Nessun commento:

Posta un commento

life wine travel chef gardening relais & chateaux spices exploring style boules bathing captured images carpets botteghe barbers trattorie light suppliers lawns craftsmen epicure dogs champagne castles bare feet hotel de charme