Tre annate diverse nei contenuti, ma con un bel carattere per ognuna: Castello di Vicarello 2005, 2006, 2007 hanno sfilato sulla tavola del Ristorante Cracco riproponendo il felice blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Petit Verdot, voluto dal proprietario Carlo Baccheschi Berti. La collina di Paganico in Toscana rivela ancora una volta le potenzialità del territorio e dei tre vigneti di proprietà. "Un vino prodotto secondo coscienza" ha detto il Signore del castello che ha scelto come winemaker Roberto Cipresso e l'agronomo Maurizio Saettini. Di fronte a una produzione ridotta di circa tremila bottiglie il 2005 ha rivelato bella finezza, i profumi classici del Cabernet Sauvignon, note balsamiche, cassis, menta, all'avvio grafite e le potenzialità del Petit Verdot. Quest'ultimo più presente nell'annata 2006 dove accanto a un tannino ruvido si sono colte note minerali e iodate. In bocca acidità corretta e una dolcezza di frutto. Personalmente il 2007 davvero sorprendente. Si tratta di un vino che è in bottiglia da qualche mese e secondo la scuderia dovrebbe restarci ancora per un bel po' di tempo. Le premesse sono particolarmente positive. Un blend già possibile a bere con una bella souplesse, note di piccoli frutti rossi, bella intensità di colore, ventaglio di erbaceo, peperone verde, menta. Teatrale e molto partecipata la presentazione del sommelier campione del mondo, Luca Gardini. In coda spazio anche al secondo vino del castello: Terre di Vico 2005 e 2006 dove la parte del leone la fa il Sangiovese in abbinata al Merlot destinato, almeno nelle intenzioni della proprietà, a farsi sempre più da parte nelle prossime annate. In questo cammino di avvicinamento il 2006 ha sfoderato carattere e la stoffa del Sangiovese.
DOVE COME QUANDO
Loc. Vicarello, 1
58044 Poggi del Sasso (GR)
Tel +39 0564 990447
www.vicarello.it
Produzione: 3000 bottiglie
Annata 2006
Prezzo in enoteca: 90 euro
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