Invidiabile la posizione di questa storica tenuta di Montalcino nel cuore di Col d'Orcia. Negli anni la crescita della cantina voluta dalla famiglia Franceschi è stata progressiva ed efficiente. Belle le vigne, magnifico il suolo, molto interessante il vino affidato a uno staff condotto da Fabrizio Bindocci. Un vino che a ragione ritiene di poter essere importante e dire la sua anche in virtù della nuova cantina che domina regale il bel colpo d'occhio dei vigneti. Il vino qui si è fatto e si fa per passione e Bindocci, nel tempo ha trovato quell'equilibrio che nel vino è fondamentale come nella vita e nell'organizzazione della tenuta. La cantina dispone di saloni ampi e un ottimo senso estetico. Le botti grandi hanno i loro spazi, così come le barrique, i tini di inox e la sala degustazione. Ho assaggiato un Brunello di Montalcino annata 1980, quindi più o meno trentenne, un vino di stoffa, con piacevolezza e armonia. Ai profumi di inchiostro, anice stellato, canfora, cenere, grafite ho sentito anche la buccia d'arancia candita. Insomma una buona-ottima sorpresa data l'età. Un gradino meno, a mio giudizio, l'annata 1990 anche se la trama ancora elegante e un corpo tannico con alcol pungente mi hanno fatto pensare a un vino che lentamente sta infilando il viale del tramonto. Così è il vino, così va su queste colline toscane. Così vuole la mano di Fabrizio che ama il vino di stoffa, forse troppo carico di alcol per arrivare il più lontano possibile nel tempo. Questo va bene se si cerca uno stile. Dunque arrivo alla Riserva 2005, in questa edizione soltanto 12 mila bottiglie, "contro le 35 mila di norma che produciamo, per coerenza verso la qualità", mi ha spiegato Alessandro Bindocci, figlio, anche lui in azienda. Un vino ben strutturato, complesso con sentori di tabacco e liquerizia, ma sempre con quella vena acida che fa pensare all'attesa di qualche anno ancora per arrivare al suo meglio. Come del resto il Brunello base 2006, l'annata appena uscita, che mi ha lasciato perplesso su un certo sbilanciamento della struttura, tannini spigolosi, ma i sentori di prugna, tabacco, liquerizia, cacao, buccia di arancia amara ben riscontrabili. Qui ci vuole tempo e pazienza.
DOVE COME QUANDO
Tenuta Il Poggione
Montalcino (Siena)
Tel. 0577 844029
www.tenutailpoggione.it
Ettari: 118
Altitudine: 150-400 metri
Produzione: 500 mila bottiglie
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