Potendo scegliere nei giorni di assaggi a Montalcino indico tra i miei preferiti il Brunello Col d'Orcia 1983. Una annata forse difficile da trovare, ma Edoardo Virano, amministratore della Tenuta, mi ha assicurato che di quella annata ne sono state prodotte circa 80 mila bottiglie. Dunque c'è un filo di speranza... Un rosso di grande carattere, elegante, fine con quelle note lievi di liquerizia, fieno stagionato, un po' "pinotteggiante", se nessuno si offende. Proprio quella leggerezza superbamente strutturata che segna i grandi Pinot Noir di Borgogna. E, per dirla con il mio vicino di tavolo, l'avvocato fiorentino Paolo Baracchino, naso eccellente, con "sentori della mattonella Zuegg, quella che anni fa i genitori davano ai figli prima di andare a scuola per rifocillare il palato a metà mattina...". Detto questo anche il 1991 si è rivelato di alto livello, in linea con tutti i Brunelli Col d'Orcia degustati: finezza, eleganza e complessità. Una caratteristica che segna le scelte e il percorso della tenuta condotta da un team guidato dal conte Francesco Marone Cinzano. Bene i Brunelli presentati, diciamo di stagione. Il Poggio al Vento Riserva 2005, con note di viola, un continuo richiamo alla Borgogna, petalo di rosa, chiodo di garofano e prospettive di lunga vita. Un po' indietro il base 2006 con sentori di tabacco da pipa, grafite e una invitante eleganza per nulla stucchevole per un vino del genere.
Tenuta Col d'Orcia
Via Giuncheti
Montalcino (Siena)
tel. +39 0577 80891
www.coldorcia.it
Sant'Angelo in Colle
Ettari 142
Altitudine 450 metri
Produzione: 800 mila bottiglie
Brunello di Montalcino 2006
bottiglie: 190 mila
prezzo in enoteca: 28-30 euro
Brunello di Montalcino 2005
Poggio al vento Riserva
bottiglie: 10 mila
prezzo in enoteca: 40-42 euro
Brunello di Montalcino 1983
Produzione: 70-80 mila bottiglie
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